Talmadge, Constance (propr. Constance Alice)
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 19 aprile 1900 e morta a Los Angeles il 23 novembre 1973. All'inizio degli anni Venti riscosse grande successo grazie alla vivace personalità e alla notevole simpatia che la resero protagonista ideale di commedie spensierate e ottimiste. La sua interpretazione di maggior rilievo fu quella dell'appassionata fanciulla della montagna nell'episodio babilonese di Intolerance (1916) di David W. Griffith, dove mostrò una grande abilità nel combinare i toni umoristici con quelli drammatici.
Sorella minore delle attrici Norma e Natalie (1899-1969), la T. fu presto incoraggiata dalla madre Margaret a trovare lavoro nello show business. Firmò il suo primo contratto con la Vitagraph Company dove, tra il 1915 e il 1916, apparve soprattutto in commedie brevi nelle quali, spesso al fianco di Billy Quirk, ebbe modo di manifestare il suo talento naturale. Il successo ottenuto con Intolerance le consentì di raggiungere una popolarità pari a quella della sorella Norma, più adatta a ruoli di eroina tormentata, della quale in qualche modo costituì il corrispettivo comico. Poté inoltre contare sull'attenta guida del marito della sorella, il produttore Joseph M. Schenck, quando decise di organizzare una casa di produzione che portava il suo nome, la Constance Talmadge Film Company. In uno dei film di cui fu protagonista, The girl of the Timber Claims (1917) di Paul Powell, ebbe un piccolo ruolo la madre che accompagnava costantemente le figlie sui set.
Per tutta la carriera interpretò esclusivamente commedie, le migliori delle quali furono quelle dirette da Sidney Franklin. Fra queste The primitive lover (1922; I due mondi), Her night of romance (1924), Her sister from Paris (1925; La scuola delle mogli), The duchess of Buffalo (1926; La principessa Tutù). Il suo ultimo film fu Venus (1929) di Luis Mercanton, poiché con l'avvento del cinema sonoro decise di ritirarsi dalle scene.
A. Loos, The Talmadge girls. A memoir, New York 1978.