consuetudine
. Termine del linguaggio prosastico; ha sempre il significato di " abitudine ", " rapporto abituale "; così in Vn XII 7 veracemente sia conosciuto per lei alquanto lo tuo secreto per lunga consuetudine; in Cv I XII 3 lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive; XII 7, XIII 1, 8 e 9. Interessanti le occorrenze di questo termine - così come dell'aggettivo ‛ consuetudinario ' (v.) - in Cv III VIII 17 (due volte) e 18 (quattro volte); si tratta di una parentesi aperta nel ragionamento generale con un procedimento tipicamente scolastico, e in essa si parla delle due diverse qualità dei vizi, quelli innati e quelli acquisiti per consuetudine. Ancora in Cv III XI troviamo due occorrenze del termine ai §§ 16 e 18; nel libro IV si legge mala consuetudine (I 7), la comune consuetudine (XVI 4) e buona consuetudine (XXI 13 e 14).