contadino
Chi sta in contado (opposto a cittadino), più comunemente chi lavora la terra, per conto proprio o d’un padrone.
Sanguinosa insurrezione del mondo rurale e dei ceti inferiori della Germania meridionale e centrale determinata da motivi economici ma anche a sfondo religioso (radicalismo evangelico sulla base della Riforma). Ebbe inizio nel maggio-giugno 1524 nel Baden e si estese rapidamente per tutta la Germania centrale: capi Thomas Münzer, Giorgio Metzler, i cavalieri Florian Geyer e Götz di Berlichingen. Nella primavera del 1525 furono pubblicati i Dodici articoli, sorta di manifesto degli scopi sociali del moto, che non ebbero peraltro molta diffusione. Vi si chiedeva la restaurazione degli antichi diritti collettivi sulle terre conculcati da nobili e propietari terrieri. Nel campo politico pare si mirasse a una riforma democratica dell’impero e a una sorta di repubblica di c.; Münzer pensò a un utopistico Stato collettivo. La mancanza di guida e di un piano comune di azione fece esaurire il moto in iniziative terroristiche isolate. Lutero stesso intervenne, prima quale mediatore, poi come accanito avversario; la nobiltà pose fine sanguinosamente, in vari scontri, alla insurrezione (maggio-giugno 1525).
Caratteristici dei Paesi dell’Europa settentrionale e orientale, ebbero notevole importanza in quest’ultima nel periodo tra le due guerre mondiali. Soppressi o trasformati in partiti satelliti dopo l’avvento dei regimi socialisti, sono riapparsi in alcuni Paesi come forze politiche indipendenti in seguito alla caduta di tali regimi nel 1989.