PSICHICO, CONTAGIO
. Trasmissione di disordini psichici che avviene da un individuo ad altri in circostanze che favoriscono la suggestione. La somiglianza psicologica che spesso regna fra varî componenti d'una stessa famiglia fa sì che il delirio elaborato da uno di essi venga accettato passivamente dagli altri, o che, come più spesso avviene, vi sia una reciproca suggestione, una collaborazione tacita, involontaria e inavvertibile, per cui non è possibile assegnare una spettanza strettamente personale ai diversi elementi di questo delirio cooperativo. Anche fra vecchi coniugi tali influenze suggestive sono favorite dalla lunga convivenza, dall'aver patito insieme disinganni, traversie, privazioni e sofferenze; nascono così i casi di pazzia a due, a tre o più, di pazzia comunicata in forma familiare: si tratta di delirî a tipo paranoico, più spesso persecutorio, talvolta religioso, raramente erotico. La somiglianza del carattere e delle abitudini, l'esempio e l'educazione fomentano anche nelle famiglie il contagio isterico e la tendenza all'alcoolismo.
Ben diverso è il meccanismo suggestivo nelle cosiddette epidemie psicopatiche, che scoppiano nelle folle col favore d'intense emozioni collettive per miseria, ignoranza, guerre, carestie, epidemie, ecc., o per influenza altamente suggestionatrice di un solo individuo. V'è un contagio epidemico di tipo isterico e un contagio di tipo paranoico. Il contagio isterico emana di solito da un'isterica allucinata, coreica o convulsionaria e si diffonde ad altre isteriche minori e infine anche a persone normali, poiché il fascino suggestivo è tanto più potente quanto più è grande il numero delle persone contagiate. Così sono nate le storiche epidemie d'ossessione demoniaca, di ballo di San Vito, di convulsioni, sempre più rare ai giorni nostri. Il contagio paranoico emana da un paranoico intelligente ed energico sopra molti semplici di spirito o su folle ignoranti e abbrutite, incapaci di critica e di resistenza razionale. Le epidemie paranoiche, di solito a tema religioso, diventano sempre più rare e si presentano soltanto fra popolazioni che vivono isolate in un'atmosfera di misticismo primitivo. Presso i popoli di civiltà più elevata non tacciono per altro le tendenze mistiche, comprese le più balorde, e se esse non determinano vere epidemie, riescono per altro, col favore d'ogni mezzo di comunicazione e di propaganda, a riunire grandi masse di adepti portati alla fede cieca e all'imitazione da una forte disposizione mistica o paranoica.
La tendenza a queste vampate di fanatismo collettivo, che se pure non sono decisamente patologiche escono indubbiamente dall'ordinario, persiste allo stato latente nelle grandi masse popolari ed esplode manifestamente in circostanze che mettano all'unisono emozionale una grande massa di popolo. Certe volte basta una vaga diceria per diffondere il terrore in una popolazione, e un grido per trascinare al timor panico, e una parola incitatrice per gettare una folla imbestialita all'eccidio d'un presunto nemico. Influenze suggestive consimili non sono del resto estranee alla determinazione degli entusiasmi, e più degli odî popolari, che hanno tanta parte nell'ondeggiare dei partiti politici.