contastare
. Forma normale e frequente nel toscano antico, per " contrastare " (per l'incrocio di ‛ contrastare ' con ‛ contestare ' cfr., oltre agli usi nell'ambito della lirica citati nel glossario dell'ediz. delle Rime di Chiaro Davanzati, a c. di A. Menichetti, i glossari della Crestomazia del Monaci e dei Testi dello Schiaffini); vale " opporre resistenza ", " combattere ", in Rime XLVII 12 e non a contastar sua graziosa ovra, dove è in correlazione con in piacer (v. 11); e Detto 294 ma tu non m'accontasti / unque, ma mi contasti. In forma intransitiva è attestato in If XXVIII 14 per contastare a Ruberto Guiscardo, dove l'infinito retto da ‛ per ' ha valore causale e si riferisce alle lunghe guerre provocate dalla sete di conquista di Roberto Guiscardo (cfr. Pd XVIII 48). V. anche CONTASTO.