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GIACOMO, CONTE DI ANDRIA

di FFulvio Delle Donne - Federiciana (2005)
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GIACOMO, CONTE DI ANDRIA

FFulvio Delle Donne

Di questo personaggio, che fu attivo nel Regno durante la minorità di Federico II, non si hanno informazioni precise circa la nascita, che, presumibilmente, ebbe luogo a Roma intorno agli anni Sessanta o Settanta del XII secolo.

Con certezza sappiamo solo che era consobrinus di Lotario dei Conti, ossia di papa Innocenzo III. Il suo nome risulta attestato la prima volta solo alla fine del 1199, a proposito della repressione delle scorribande che andava compiendo in Italia meridionale Marcovaldo di Annweiler. In quel periodo, infatti, Innocenzo III annunciò al clero, alla popolazione e ai milites di Capua e poi ai siciliani di aver inviato in loro soccorso Cinzio, cardinale-prete di S. Lorenzo in Lucina e legato apostolico, Anselmo, arcivescovo di Napoli, Angelo, arcivescovo di Taranto, e G., alla guida di duecento mercenari, che già in Calabria si scontrarono vittoriosamente con le truppe di Federico di Malvito. Il mareschalcus G. passò poi lo Stretto pervenendo, nel marzo del 1200, a Messina, città che era rimasta fedele a Federico II e alla Chiesa, e, il 17 luglio successivo, a Palermo, che, il 21 luglio, liberò dall'assedio di Marcovaldo di Annweiler. A ricompensa del ruolo determinante avuto in quell'occasione, G. ricevette in concessione la contea di Andria, vacante sin dal 1190, alla quale erano connessi anche i feudi di Minervino e di Ascoli Satriano.

Allontanatosi dalla Sicilia, G. vi avrebbe dovuto fare ritorno nell'anno successivo, per provvedere alla liberazione del piccolo Federico, fatto catturare da Marcovaldo nel castello di Palermo, e poi alla sua custodia. La nuova spedizione siciliana, tuttavia, non ebbe luogo e Innocenzo III diede mandato a G. di provvedere a inviare alcuni messaggeri in Aragona che trattassero la stipulazione del contratto matrimoniale tra Federico e Sancha, sorella di re Pietro II, dal quale ci si aspettava aiuto per riportare la pace nel Regno: ma neppure questo incarico sortì effetti positivi. Innocenzo III continuò ad accordargli fiducia e, nell'estate del 1202, G. fu inviato in Puglia in qualità di maestro giustiziere di Puglia e Terra di Lavoro, carica che conservò almeno fino al settembre del 1204 e che condivise con Gualtiero di Brienne. Nel settembre o nell'ottobre del 1203, G. si trovava ad Anagni, presso Innocenzo III, gravemente ammalato, quando Matera, Otranto e Brindisi si ribellarono, mentre i barlettani assediavano il castello della loro città e costringevano il castellano che era stato insediato da G. a cedere. Non appena il pontefice si avviò verso la guarigione, G. tornò in Puglia e riconquistò le città di Minervino e Andria, dove scampò fortunosamente a un attentato.

Dal settembre del 1204 e per molti anni non si hanno più notizie di Giacomo. Solo il 21 agosto 1213 e il 7 giugno 1215 viene attestato in qualità di rector Tuscie, ufficio esteso in seguito anche al ducato di Spoleto e al contado di Assisi. Tre anni dopo, nel 1218, G. tornò nuovamente alla guida di un contingente romano dell'esercito crociato papale e, insieme con Pelagio vescovo di Albano, partì da Brindisi alla volta di S. Giovanni d'Acri. Da lì, poi, si mosse per raggiungere Damietta verso la metà di settembre, ma non si hanno notizie di cosa accadde in seguito.

Fonti e Bibl.: Regesta pontificum Romanorum, a cura di A. Potthast, I, Berolini 1873, nrr. 877, 1162, 1421, 1597, 1687, 1698, 1724, 4792, 5283, 5310; Gesta Innocentii papae III, in Patrologia Latina, a cura di J.-P. Migne, CCXIV, Parisiis 1889, coll. XLVI, XLIX-LIII, LVIII, LXVI-LXVII; Innocentii III Regestorum sive Epistolarum libri XVI, ibid., coll. 806, 848, 894, 995, 1071, 1072, e ibid., CCXV, ivi 1889, col. 409; Historia diplomatica Friderici secundi, I-II, ad indicem; Le Liber Censuum de l'Église Romaine, a cura di P. Fabre-L. Duchesne, Paris 1905, ad indicem; Riccardo di San Germano, Chronica, in R.I.S.2, VII, 2, a cura di C.A. Garufi, 1936-1938, ad indicem; Documenti tratti dai registri vaticani, a cura di D. Vendola, I, Trani 1940, ad indicem; Die Register Innocenz' III., II, 5, a cura di O. Hageneder et al., Roma-Wien 1979, ad indicem. R. D'Urso, Storia della città di Andria dalla sua origine sino al corrente anno 1841, Napoli 1842, pp. 61-63; M. Amari, Storia dei Musulmani di Sicilia, III, Firenze 1872, pp. 555, 580 ss.; F. Baethgen, Die Regentschaft Papst Innozenz III. im Königreich Sizilien, Heidelberg 1914, pp. 23, 39, 41, 73, 75 ss., 79, 90, 102, 107, 137, 139; T.C. Van Cleve, Markward of Anweiler and the Sicilian Regency, Princeton 1937, pp. 150-158; N. Kamp, Kirche und Monarchie im staufischen Königreich Sizilien, I, 1, München 1973, pp. 229, 314, 488, 489, 562, 640; R. Neumann, Parteibildungen im Königreich Sizilien während der Unmündigkeit Friedrichs II. (1198-1208), Frankfurt a.M.-Bern-New York 1986, ad indicem; W. Stürner, Friedrich II., I, Darmstadt 1992, pp. 93-95; F. Delle Donne, Giacomo (Iacobus), in Dizionario Biografico degli Italiani, LIV, Roma 2000, pp. 192-195.

Vedi anche
Wichmann arcivescovo di Magdeburgo Ecclesiastico tedesco (n. 1116 circa - m. Könnern 1192), vescovo di Naumburg-Zeitz (1148), fu eletto, con l'aiuto di Federico Barbarossa, arcivescovo di Magdeburgo (1152). Appoggiò l'imperatore nella lotta contro Alessandro III e negoziò, a nome di Federico, la pace di Venezia con il papa (1177). Diede ... Dell' Àquila Àquila, Dell'. - Famiglia beneventana, d'origine normanna, nota dal 1090 e fattasi ricca di feudi con gli Svevi. Dal 1143 fino alla morte di Guglielmo II ebbe Avellino, che riottenne per un breve periodo sotto Federico II. Ebbe la contea di Fondi, passata, per il matrimonio di Giovanna con Loffredo Caetani, ... cardinale Titolo di alta dignità ecclesiastica. Storicamente, i cardinale sono i più importanti e stretti collaboratori del pontefice. ● La nomina dei cardinale spetta esclusivamente al pontefice e la sua scelta deve cadere su uomini che siano già stati nominati sacerdoti e che eccellano per dottrina, moralità, ... Assisi Comune della prov. di Perugia (186,8 km2 con 26.720 ab. nel 2007). ● Antica città umbra, Assisi fu in età romana fiorente municipio; presa e distrutta da Totila (545), fino al 12° sec. fu dominio dei duchi di Spoleto e acquistò floridezza economica e liberi istituti comunali, divenendo poi culla del ...
Vocabolario
àndria
andria àndria s. m. [lat. scient. Andrias, dal gr. ἀνδριάς «immagine umana, statua»], invar. – Genere di anfibî urodeli, fossili del miocene superiore della Svizzera, affini alla vivente salamandra gigante del Giappone.
-andrìa
-andria -andrìa [dal gr. -ανδρία, der. di ἀνήρ ἀνδρός «uomo»]. – Secondo elemento di nomi composti della terminologia dotta e scientifica, nei quali significa «uomo» (per es. poliandrìa), e, in botanica, «stame» o elemento maschile (per...
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