contemporaneo
Una sola occorrenza di questo termine, in Cv IV V 6 Per che assai è manifesto la divina elezione del romano imperio per lo nascimento de la santa cittade che fu contemporaneo a la radice de la progenie di Maria; D. stesso aveva detto immediatamente prima in uno temporale, nel medesimo tempo, espressione che illustra il senso del vocabolo.
Non è chiaro, se si considera attentamente la cronologia, come mai D. ponga come contemporanee la nascita di David e la nascita di Roma; la differenza di circa un secolo tra questi due fatti risulta infatti dai testi che D. aveva a disposizione, tra cui Vincenzo di Beauvais (Speculum historiale II 71) e Orosio (Hist. I I); tuttavia ciò che non è spiegabile cronologicamente, può essere capito se esaminiamo il particolare tono di tutto il brano, attraverso cui D. compone la propria visione dell'ordine divino e storico della sorte umana.