contento (sost.)
Vale " contenuto ", ed è definito dal Parodi, come rattento di If IX 69, " latinismo ibrido... forse dell'uso letterario " (Lingua 263, 358). Ha solo due attestazioni, e in ambedue si tratta di indicazioni di ordine astronomico; nella prima, ogne contento / di quel ciel c'ha minor li cerchi sui (If II 77), il termine indica ciò che è contenuto nella sfera della luna, cioè la sfera terrestre ovvero le cose terrene; nella seconda, ne la cui virtute / l'esser di tutto suo contento giace (Pd II 114), indica ciò che è contenuto nel Primo Mobile, cioè tutte le altre sfere.
Il Torraca vede eguale valore sostantivo anche in Cv IV IV 4 li regi tegna contenti ne li termini de li regni (V. CONTENTO agg.).