EPPAN, conti di
, Fu, tra il 1000 e il 1200, la famiglia più potente, alle dipendenze dell'impero, nel ducato di Trento e prese il nome da una località chiamata in tedesco Eppan (ital. Appiano, v. III, p. 761), dal latino Appianum. Di origine bavarese, si stabilì con Eticho nella val d'Adige verso il 1000; possedeva quasi tutto il Trentino orientale e varî territorî in val di Non e nelle Giudicarie. Dopo breve dimora a Bolzano, passò con Federico (I) nel castello di Appiano. La sua potenza le aveva procurato l'inimicizia dei conti del Tirolo e l'aveva implicata in lotte coi vescovi di Trento. Prima causa d'indebolimento fu la suddivisione della famiglia nei varî rami di Ulten, di Greifenstein-Mareith; ma il motivo principale della decadenza fu l'arresto arbitrario di due cardinali legati del papa Adriano IV al Barbarossa, eseguito dai fratelli Enrico (II) e Federico (II), partigiani dei ghibellini (1157). Per punizione, Enrico il Leone di Baviera distrusse il castello avito e li rese vassalli della chiesa di Trento, mentre i conti del Tirolo s'impadronirono dei loro beni e costrinsero Egno II di Appiano, vescovo di Bressanone e poi di Trento, a cedere tutto ciò che era appartenuto alla famiglia (1270), che si estinse nel 1300 con la morte di Gottschalk, decano del capitolo di Trento. Stemma: scudo di azzurro al leone rampante di argento rivolto a destra.
Bibl.: B. Bonelli, Notizie istorico-critiche della Chiesa di Trento, Trento 1762, I, pp. 24-29; II, pp. 374-389; J. Hormayr, Chronik der Grafen zu Eppan, Ulten, Greifenstein und Altenburg, Monaco 1809; J. Mayrhofen, Notizen und Regesten aus den Genealogien des tirolischen Adels (ms. nella Biblioteca comunale di Trento); A.-M.-H. J. Stokvis, Manuel d'histoire, ecc., II, Leida 1889, p. 386; C. Festi, Genealogia dei nobili dinasti di Egna, in Atti dell'Accademia degli Agiati, Rovereto 1904, p. 150 segg.; E. H. Ried, Zur ältesten Geschichte des tirolischen Geschlechtes von Greifenstein, Innsbruck 1905, p. 359 segg.