contigiato
. L'aggettivo si trova in Pd XV 101 Non avea catenella, non corona, / non gonne contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona, dov'è adoperato nel senso di " ornate da fregi e da ricami ", e indica un abbigliamento sontuoso ed elegante. Deriva dal sostantivo ‛ contigia ' (francese cointise) con cui in generale si indicò ogni ornamento e ogni fregio (cfr. Libro di novelle, a c. di L. di Francia, Torino 1930, 211: " Avea arme orate e rilucenti, e pieno di contigie e di leggiadrie ").
Gli antichi commentatori leggevano donne contigiate, cioè " ornate di contigie ", che per il Buti erano " calze solate col cuoio stampato intorno al piè " e " traforato " (Landino); secondo l'Ottimo tale calzatura era tipica delle " femmine mondane " (cfr. Benvenuto: " more vilium foeminarum "). Poiché qui D. enumera ornamenti femminili, è più plausibile la lezione gonne contigiate (si veda nel Vandelli, e poi la nota del Petrocchi, ad l.); secondo una delle ipotesi ivi discusse c. sarebbe sostantivo con l'aggettivo donne per " donate ". Si veda anche nel Petrocchi respinta un'ipotesi del Pézard, che " si batte per dove (come " doghe " , " fregi ") ".