continuare
. Con costrutto transitivo, il verbo ha il significato di " prolungare nel tempo ", " non interrompere una cosa che già durava ", in Cv I V 5 sempre con fatica e con gravezza procede nel suo servigio e rade volte quello continua, e Pd V 18 Sì cominciò Beatrice questo canto; / e sì com'uom che suo parlar non spezza, / continüò così 'l processo santo; così anche in Fiore XL 5.
In tre luoghi il verbo è usato assolutamente: Pg XXIX 2 Cantando come donna innamorata, / continuò col fin di sue parole: / ‛ Beati quorum tecta sunt peccata! '; XXX 71 continüò come colui che dice / e 'l più caldo parlar dietro reserva: / " Guardaci ben! Ben son, ben son Beatrice... ", e Pd XXI 113 e poi, continüando, disse; nel significato di " perseverare ", " persistere ", " durare nel tempo ", in Cv II XV 5 continuando la sua luce, [le dubitazioni] caggiono, quasi come nebulette matutine a la faccia del sole.
Nel significato di " dare seguito " a ciò che è stato precedentemente intrapreso, in particolare a un discorso, il verbo è costruito con la preposizione ‛ a ', in Pg XXIV 7 E io, continüando al mio sermone, / dissi; si accompagna alla particella pronominale in Cv II X 3 Dice adunque [la canzone], continuandosi a l'ultime sue parole: Non è vero che tu sie morta, e If X 76 e sé continüando al primo detto (" continuasi il detto messer Farinata alla cominciata materia ", Ottimo; e Benvenuto: " ille Farinata, continuando sé al primo detto, idest respondendo dicto meo ").
La lezione sé continuando è seguita anche dalla maggior parte dei commentatori moderni, e accettata dal Petrocchi che ripudia l'uso di ‛ se ' come congiunzione, che determinerebbe una spezzatura del discorso (Introduzione 174 e ad l.). L'espressione ‛ continuarsi a ' o ‛ c. sé a ' si usò nel sec. XIV invece del semplice c., come dimostrano alcuni luoghi dell'Ottimo, riscontrati sul cod. Laurenziano XL 19 dal Vandelli: " Vol. I, pag. 135... nel principio di questo canto [Inf. IV], sé continuando, dice che ecc.; II, 174... Ora discrive nel principio di questo canto [Purg. XI], sé continuando, l'orazione e' preghi ecc. " (si veda l'articolo del Vandelli, che accetta la forma sé continuando, in " Studi d. " III [1921] 135).
È forma intransitiva pronominale per " prolungarsi da un punto in poi nello spazio ", in Cv III IX 9 Di questa pupilla lo spirito visivo, che si continua da essa, a la parte del cerebro dinanzi, dov'è la sensibile virtude, e in III VII 6 non si continuerebbe l'umana spezie da ogni parte.
L'infinito è sostantivato in Vn XXXIX 4 spesso avvenia che per lo lungo continuare del pianto, dintorno loro si facea uno colore purpureo.