contro-insurrezionale
agg. Finalizzato a contrastare un’insurrezione.
• Esistono due modi per vincere un’insurrezione. Uno è quello di usare un’estrema violenza, come quella della Siria contro i palestinesi nel 1972. Si fa il deserto e lo si chiama pace. Il secondo è di combattere l’insurrezione con forze locali. La prima opzione è impraticabile per l’Occidente: la vietano i suoi valori, principi ed anche interessi. La seconda è inevitabile. Non si è più in condizioni di reggere indefinitamente le perdite ed i costi di guerre contro-insurrezionali. Esse non hanno possibilità di vittoria, almeno nel senso tradizionale. Quindi, esse non possono avere un termine. (Carlo Jean, Messaggero, 18 agosto 2009, p. 1, Prima pagina) • Il sessantenne [Otto] Pérez Molina, coinvolto nei primi anni Ottanta in operazioni contro-insurrezionali, ha posizioni negazioniste riguardo al genocidio condotto dalle forze armate ai danni della popolazione maya. Dal 1960 al 1996 durante il conflitto tra la guerriglia e i paramilitari, ci furono 200mila morti. (Fabrizio Lorusso, Unità, 12 settembre 2011, p. 30, Esteri) • Si vocifera che i robot-killer siano intelligenti e chirurgici: quanto servirebbe nelle operazioni contro-insurrezionali in ambiente urbano, che sono il futuro tragico della guerra. (Francesco Palmas, Avvenire, 1° dicembre 2013, p. 3, In Vetrina).
- Derivato dall’agg. insurrezionale con l’aggiunta del prefisso contro-.
- Già attestato nell’Unità del 28 ottobre 1983, p. 3, Oggi (Luís Echeverría), nella variante grafica controinsurrezionale.