contropattista
s. m. e f. Chi entra a far parte di un accordo tra azionisti che si contrappone a un patto di sindacato preesistente.
• Secondo la procura, l’acquisizione del 27% delle azioni da parte dei contropattisti avvenne in violazione del regolamento bancario che prevede un tetto massimo del 15%. (Elsa Vinci, Repubblica, 8 aprile 2010, p. 26, Economia) • Nell’estate 2005 i «contropattisti» avevano passato a [Giovanni] Consorte il loro pacchetto di azioni, il 27 per cento. (Gianni Barbacetto e Antonella Mascali, Fatto Quotidiano, 1° novembre 2011, p. 8, Cronaca) • I giudici di secondo grado sostengono che non si è infatti «mai raggiunta la prova che vi sia stato un accordo tra Unipol e le banche amiche e i contropattisti fra il 21 e il 23 maggio 2005 volto al mancato conferimento delle azioni del contropatto all’Ops (offerta pubblico scambio, ndr) del Bbva, accordo volto a garantire a Unipol l’influenza dominante su Bnl. Nessuna delle condotte, conversazioni e dichiarazioni consente di affermare che si fosse concluso il patto. Anzi emergono plurimi elementi di contrasto con tale assunto». (Marco Tedeschi, Unità, 14 giugno 2012, p. 13, Economia).
- Derivato dal s. m. contropatto con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nella Stampa del 15 novembre 2004, p. 16, Economia e Finanza (Francesco Spini).