CONTUSIONE (dal lat. contusio; ted. Quetschung)
È costituita da quel complesso di lesioni delle parti molli di rivestimento e anche degli organi interni, determinate dall'azione traumatizzante, il più spesso brusca, d'un corpo qualsiasi, detto agente contundente, senza che vi sia scontinuità alcuna del rivestimento cutaneo o mucoso.
La contusione è dunque sempre esponente d'un traumatismo il quale, per la qualità fisica del corpo che contunde e per la maniera come questo agisce, viene a superare la coesione dei tessuti o organi colpiti, ma non quella della cute o delle mucose. Se queste e quella sono, in una maniera qualsiasi, scontinuate, s'ha la ferita.
Nella produzione delle lesioni anatomiche proprie della contusione, necessariamente assai variabili per estensione e qualità, entrano in giuoco varî elementi, di natura essenzialmente fisica, e che si compendiano nella qualità, forma e volume, superficie, consistenza, elasticità del corpo contundente, nella forza da cui è animato, nella maniera come colpisce, nell'incontro o meno di un piano duro (generalmente rappresentato dallo scheletro osseo) e infine nella resistenza naturale dei tessuti che subiscono l'urto e la pressione, resistenza necessariamente assai variabile a seconda del loro stato fisiologico. Fra le parti molli esterne della cute, il sottocutaneo, il tessuto cellulare, le fasce, i muscoli, i vasi, i nervi hanno tutti un proprio indice di resistenza che può variare anche in seguito a determinati processi patologici divenendo maggiore o minore. I piccoli vasi, e specialmente i vasi capillari, si rompono con facilità sotto l'azione contundente con la conseguenza di uno stravaso sanguigno che infiltra tosto i tessuti vicini, e se cospicuo e ben circoscritto, costituisce l'ematoma. Quando lo stravaso sanguigno arriva a farsi strada sotto la cute, ed è quindi visibile all'esterno, si parla d'ecchimosi, per cui la pelle appare cosparsa di chiazze di varia forma e estensione, e di colore variabile (rosso fosco, violaceo, giallo-bruno, giallo-verdastro, verde) in seguito alle modificazioni chimiche subite dal pigmento ematico del sangue stravasato. L'ecchimosi di solito compare sollecitamente e solo qualche volta ritarda per qualche tempo, nel qual caso s'ha l'ecchimosi tardiva.
La suddivisione classica della contusione è quella in tre gradi, dei quali il primo è caratterizzato da lesioni limitate ai capillari e al connettivo lasso; il secondo da lesioni vasali assai più accentuate ed estese e soprattutto da una più o meno larga compartecipazione dei muscoli; il terzo da lesioni profonde che coinvolgono tutte le parti molli (a eccezione, bene inteso, della pelle) le quali sono largamente scontinuate, più o meno lacerate e peste, onde possono anche necrosarsi.
Da ciò s'intuisce come la sintomatologia clinica sia quanto mai variabile, non solo per i fenomeni dolorosi, differentissimi per intensità e qualità, ma anche per i segni obiettivi e funzionali in correlazione con la diversa entità delle lesioni anatomiche determinatesi e con la regione o l'organo interessati. L'entrata in circolo di prodotti di disintegrazione e di scissione dei tessuti contusi, può determinare fenomeni generali di varia natura, e più specialmente la febbre, di solito modica quando non intervengano complicazioni di altra natura.
Per la diagnosi valgono l'anamnesi, da cui si può desumere la qualità e il meccanismo d'azione della forza contundente, e i dati obiettivi, corredati, quando occorra, dall'indagine radiologica, intesa più che altro a illuminare l'eventuale coesistenza di lesioni scheletriche.
La prognosi, in genere buona, è in relazione con la qualità e l'estensione delle lesioni anatomiche le quali, non di rado, possono dar luogo a postumi serî fra cui particolarmente grave l'ossificazione muscolare.
Per la cura valgono il riposo, la posizione elevata, le fasciature compressive, eventualmente le applicazioni fredde, e, più tardi, un'adatta cura fisioterapica e soprattutto il massaggio. I grandi ematomi potranno essere aspirati, o anche aperti, quando abbiano tendenza a riprodursi. Per le altre lesioni e in particolare per la rottura di muscoli, di tendini e di vasi, o di nervi ci si regolerà di conseguenza.