convegnite
s. f. (iron.) Mania di organizzare continuamente convegni.
• Su una cosa, vivaddio, almeno a parole sembrano tutti d’accordo: sfrondare la convegnite. Intanto si preparano i grandi convegni marini di primavera e d’autunno. (Alberto Statera, Repubblica, 16 maggio 2011, Affari & Finanza, p. 10) • In un’intervista concessa al «Corriere» nel gennaio 2011 Emma Marcegaglia indicò un dettagliato piano di riforma della Confindustria. Molte misure sono rimaste sulla carta, magari solo per il sopravvenire di scadenze più urgenti, ma il nuovo presidente dovrà impegnarsi a fondo per ridurre il peso della burocrazia interna. Convegnite, duplicazione di strutture, rimodulazione dei servizi offerti alle imprese sono alcuni degli snodi da affrontare e se i contendenti assumessero da subito impegni precisi se ne gioverebbe l’immagine stessa della confederazione. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 13 febbraio 2012, p. 1, Prima pagina) • Toni più comprensivi ma a tratti ironici sono arrivati invece da Renato Brunetta (FI). «Si tratta di una polemica sterile: un presidente del consiglio ha sempre cose più importanti da fare, per definizione. Non era obbligato a venire e, anche se il Forum Ambrosetti è un convegno importantissimo, ha fatto bene a non venire. Io odio la “convegnite” così come odio “l’annuncite”, di cui Renzi è affetto. La sua assenza non cambia comunque le sorti del Paese». (Secolo XIX, 6 settembre 2014, p. 2, Primo piano).
- Derivato dal s. m. convegno con l’aggiunta del suffisso -ite.
- Già attestato nella Repubblica del 5 maggio 1984, p. 34, Sport (Oliviero Beha).