coordinazione
coordinazióne [Der. del lat. coordinatio -onis, "l'atto di coordinare" e, più spesso, "l'effetto, l'essere coordinato", dal part. pass. coordinatus di coordinare "ordinare più cose con un certo criterio", comp. di co (cum) e ordo -inis "ordine"] [CHF] Proprietà di un atomo o di uno ione di un composto o di un reticolo cristallino di legare a sé altri atomi, ioni o molecole mediante valenze secondarie (legame di c.), o forze di Van der Waals, formando un complesso o composto di c.: v. molecola: IV 89 b. ◆ [CHF] Valenza di c.: valenza secondaria che viene espletata, spec. da metalli appartenenti al-l'ottavo gruppo (oro, platino, nichel, ecc.), nei confronti di molecole singole, come acqua, ammoniaca, ecc., legandosi a un numero di atomi o gruppi maggiore di quello prevedibile in base alla loro valenza normale o formando i cosiddetti composti complessi o di c., nei quali una parte degli atomi sono direttamente legati al metallo mentre altri lo sono indirettamente; si chiama numero di c. il numero massimo dei gruppi (in genere 6, ma anche 4 o 8) che possono essere direttamente collegati all'atomo centrale.