Copenaghen
La città all'ingresso del Mar Baltico
La fortuna di Copenaghen fu la posizione geografica: 'porta di ingresso' del Mar Baltico, un tempo controllava tutto il commercio marittimo dell'Europa nordorientale, specie quando fu capitale di uno Stato che possedeva entrambe le rive dello stretto. Di quel ruolo politico ed economico conserva i segni: una bella e solenne città, dunque; ma anche città di cultura, di svago, di buon vivere
La posizione. Copenaghen (in danese København "città dei mercanti"), capitale della Danimarca, sorge sulla riva orientale dell'isola di Sjælland, a pochissima distanza dalla costa svedese. Alla città di Malmö, in Svezia, Copenaghen è collegata dal 2000 con una strada di 16 km, parte in galleria sottomarina e parte su un ponte, che attraversa l'Øre Sund, lo stretto di mare che mette in comunicazione il Mare del Nord con il Mar Baltico.
La posizione sullo stretto è stata determinante per lo sviluppo della città. In passato, infatti, ha consentito a Copenaghen di regolare la navigazione tra i due mari; ma ancora rende il suo porto il principale punto di scambio marittimo dei paesi che si affacciano sul Mar Baltico.
Il sito di Copenaghen fu abitato fin dall'Età della Pietra, grazie al fatto che la sua baia era molto ben protetta. I suoi abitanti, dapprima, vivevano della pesca delle aringhe. Solo dopo il Mille si ha notizia di un vero centro abitato, che presto venne fortificato, diventando importante come porto e come mercato. La giovane città subì una serie di incendi e di attacchi, soprattutto da parte di Lubecca, ricca città tedesca che ne temeva la concorrenza. Copenaghen si risollevò ogni volta. Nel Quattrocento diventò capitale di un regno che comprendeva Danimarca e parte della Penisola Scandinava e nel 1479, con la fondazione dell'università, ne diventò anche la capitale culturale. La sua popolazione era di circa 10.000 persone, una cifra notevole per la Scandinavia dell'epoca.
Lo sviluppo urbanistico. Dalla prima metà del Seicento Copenaghen ebbe un grande sviluppo urbanistico, con la costruzione di nuovi quartieri, nuove mura, palazzi e giardini. Ma un tempo la vita delle città era molto più incerta di oggi: incendi, guerre, pestilenze continuarono a colpire Copenaghen, anche se nei periodi di tranquillità la città si riprendeva. Nel Settecento e nel primo Ottocento furono costruiti i più importanti edifici, in stile rococò (come i palazzi reali intorno alla piazza ottagonale di Amalienborg) e in stile neoclassico (come la cattedrale e il Museo di Thorvaldsen), che ancora oggi rendono elegante e piacevole il centro storico.
La più forte crescita della città, tuttavia, iniziò solo alla metà del 19° secolo, quando la città cominciò a industrializzarsi, le mura furono trasformate in passeggiate e parchi pubblici, il centro antico fu preservato da interventi urbanistici e isolato dai quartieri moderni con un anello di grandi viali, e l'espansione verso l'esterno fu regolata da un attento piano urbanistico. Subito dopo la Seconda guerra mondiale, Copenaghen fu la prima città al mondo a riservare alcune vie e piazze del centro ai pedoni; oggi quasi tutto il centro storico, accuratamente restaurato, è pedonale.
Il porto è il più importante della Danimarca e uno dei principali del Mar Baltico, con oltre 40 km di banchine e modernissime strutture: a Copenaghen si è perciò molto sviluppata l'industria navale. La città è comunque il principale centro industriale del paese, con industrie nel campo della meccanica (biciclette e motori), dei derivati del petrolio, della produzione di birra e delle ceramiche artistiche. Copenaghen è anche di gran lunga la più popolosa città del paese, con circa 500.000 abitanti (considerando tutta l'area metropolitana, 1.815.000), e la principale meta turistica.
Al visitatore la città offre l'insieme del centro storico, dove è piacevolissimo passeggiare per strade silenziose, anche se affollate; la passeggiata sul lungomare, dove si trova la famosa statua della Sirenetta; il parco Tivoli, con giochi d'acqua, giardino zoologico, teatri, luna park, ristoranti, negozi, maneggi, sale per concerti e per esposizioni; la secentesca Torre Rotonda, uno dei più antichi osservatori astronomici europei; importanti collezioni archeologiche e artistiche nel Museo nazionale, nella Galleria d'arte statale, nel Museo Ny Carlsberg; e infine molti edifici contemporanei notevoli, come la chiesa di Grundtvig.