COPIAPÓ (A. T., 159)
Città del Chile, capoluogo della provincia di Atacama, a 27°22′ di lat. S. e 70°22′ di long. O., posta sul Río Copiapó a 65 km. dalla costa, e a 370 m. s. m. Conta 9650 abitanti (1926). All'inizio della piccola e fertile vallata, dove sorge la città, si estende il nudo deserto, abitato solamente presso le numerose miniere, la cui produzione viene concentrata e organizzata dal mercato cittadino di Copiapó e trasportata poi al porto di Caldera cui la città è unita da una delle più antiche linee ferroviarie dell'America Meridionale. La città, continuamente minacciata dai terremoti, è di casette a un solo piano. V'è una scuola mineraria, e vi prosperano l'industria della riduzione del rame e le industrie meccaniche. Vi passa la ferrovia longitudinale chilena, dalla quale si staccano due diramazioni verso i centri minerarî della montagna.
Fondata nel 1742 con il nome di S. Francesco della Selva, prese più tardi il nome odierno dagl'Indiani Copayapa che accampavano nella regione. Acquistò importanza notevole solo dopo la scoperta (1832) dei depositi d'argento di Chañarcillo.