COPROFAGIA (dal gr. κόπρος "sterco" e ϕαγεῖν "mangiare")
In certi stati di grande obnubilamento della coscienza, come nell'amenza e in certe crisi d'epilessia psichica, i malati giungono quasi incoscientemente alla manipolazione e all'ingestione dei propri escrementi. Come pervertimento del gusto la coprofagia può comparire transitoriamente in fanciulli degenerati, deficienti, amorali; più durevolmente in certi idioti. Nella demenza paralitica e nella senile è segno di grave decadenza. La coprofagia cosciente e metodica si può presentare nei dementi precoci, specialmente nella forma paranoide, o in dipendenza di qualche delirio strampalato, o come impulso incoercibile.