copyleft
<kòpileft> s. ingl., usato in it. al masch. – Modello alternativo di gestione dei diritti d’autore, rispetto al copyright, con il quale il detentore dei diritti dell’opera indica agli utilizzatori le parti che possono essere liberamente fruite e anche modificate. L’applicazione del c. a un’opera dell’ingegno garantisce la libertà di riprodurla gratuitamente rispettando determinate condizioni, diversamente da quanto avviene con il copyright tradizionale. Nel campo del software il c. consiste nel permettere di eseguire il programma, copiarlo, modificarlo e distribuirlo in versioni modificate, ma senza dare il permesso di aggiungere restrizioni. La filosofia del c. è stata adottata anche da movimenti letterari e artistici in polemica con l’industria culturale, accusata di ostacolare la diffusione del sapere per scopi di lucro.