ČOQĀ ΖAΝΒIL (v. vol. il, p. 562)
La città santa elamita di dūr Untaši, il più importante centro religioso dello stato, era consacrata agli dei del pantheon elamita.
Le campagne di scavo condotte fino al 1962 dalla missione archeologica francese diretta da R. Ghirshman hanno evidenziato, oltre a quelli sulla ziqqurat dedicati a Inšušinak, i resti di altri 12 templi disposti all'interno del témenos. La loro dislocazione all'interno del recinto non segue gli schemi mesopotamici e la loro varietà e diversità planimetrica si può spiegare con il ruolo che ciascuna divinità, cui era dedicato l'edificio, aveva in seno al pantheon. Le divinità privilegiate in questo senso appaiono Išniqarab e Kiririša, i cui templi si trovano nello spazio antistante la ziqqurat a NO; poco più lontano, si trova il tempio di GAL. I templi delle divinità Pinikir, IM e Šala, Šihut NIM-ali e Napratep fanno parte di un insieme di quattro santuari elevati nell'angolo NE dell'area del témenos. I templi di Hišmitik e Ruhuratir si trovano invece poco più vicini alla ziqqurat, lungo il muro NO del témenos. Alte probabilmente una decina di metri, le mura del témenos interno erano articolate con sporgenze interne ed esterne di varia grandezza e possedevano quattro porte: una grande a due battenti nel muro di NE, una di dimensioni più piccole a un battente, sull'asse della prima, nel muro di SO (la porta di Susa), e infine altre due, a passaggio ristretto, nel muro di SE, verso i quartieri residenziali nell'angolo SE dell'area compresa nella grande cinta esterna. Nei pressi delle porte di SE e di SO si trovano ancora i resti di due templi a pianta quadrata, mentre una serie di cappelle isolate si dispone di fronte alla porta di Susa, sulle mura di recinzione della ziqqurat. Tra la cinta del témenos e quella esterna delle città, nell'angolo E, si trovano i quartieri residenziali con tre palazzi, una porta monumentale e una costruzione dedicata al dio Nusku.
Un insieme di ipogei è stato individuato sotto uno dei palazzi, mentre sono state rinvenute altre tombe costruite, ma di struttura più semplice, in prossimità dell'edificio di Nusku e alcune sepolture in terra a N. Le planimetrie di questi palazzi, con una concezione spaziale molto equilibrata, fanno pensare a moduli elamiti originali completamente diversi da quelli tradizionali mesopotamici. Anche la grande ziqqurat al centro del témenos, a cinque terrazze servite da scalinate a grandezza diversa, fu costruita, nelle sue fasi, con un sistema diverso da quello tradizionale mesopotamico. Ogni terrazza, infatti, anziché essere sovrapposta a quella sottostante, poggiava direttamente sul terreno e quindi la costruzione risultava costituita da un insieme di parallelepipedi a basi concentriche sullo stesso piano.
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