Corea
Un paese sdoppiato
Le due Coree, del Nord e del Sud, sono l'ultimo territorio rimasto separato in due parti per effetto della Guerra fredda. Due parti, divenute diversissime e contrapposte per scelte politiche e per modello di sviluppo, ma che condividono una lingua, una cultura, una storia comuni: in attesa di una possibile riunificazione
Corea significa "terra di nobili montagne e di splendide acque": le pianure sono poco estese, l'agricoltura è difficile. Le temperature d'inverno scendono a −10° al Centro e a −20° nel Nord; in estate salgono oltre i 30° al Centro-Sud. Le piogge, monsoniche, sono più intense nel Sud. Il Nord (capitale Pyongyang, oltre 3 milioni di abitanti) ha un'economia modesta: cereali, pesca, legname, minerali (carbone, ferro, magnesite) e industria pesante.
Il Sud (capitale Seul, quasi 10 milioni di abitanti) ha avuto uno sviluppo rapido, non più basato su agricoltura, pesca e minerali, ma sull'industria navale, meccanica, elettronica, tessile.
La Corea ha sempre suscitato l'interesse dei suoi potenti vicini: la Cina l'ha dominata in epoca antica (dal 1° secolo a.C. al 4° d.C.) e moderna (17° secolo), la Mongolia nel 14° secolo e infine il Giappone nel 1905 ne ha fatto un proprio possedimento, sottoponendola a un duro regime coloniale. Dopo la Seconda guerra mondiale si trovò divisa in due zone, controllate dai Sovietici e dagli Statunitensi, dalle quali sorsero nel 1948 la Corea del Nord (Repubblica Democratica Popolare di Corea) e la Corea del Sud (Repubblica di Corea). Nel 1950 la Corea del Nord avviò un conflitto militare che ‒ dopo varie fasi alterne, dovute all'intervento delle truppe statunitensi e cinesi ‒ si concluse nel 1953, lasciando i confini inalterati. Da allora i due Stati hanno avuto una storia molto diversa. La Corea del Nord ‒ sottoposta a un regime comunista caratterizzato dal culto della personalità del leader (Kim Il Sung dal 1948 al 1994, poi suo figlio Kim Jong Il) ‒ è rimasta un paese povero e arretrato, sebbene possieda maggiori risorse naturali.
La Corea del Sud ‒ sottoposta a un regime autoritario sino al 1987, quando fu varata una costituzione democratica ‒ ha invece conosciuto, a partire dagli anni Ottanta, uno spettacolare sviluppo economico, che ne ha fatto uno dei protagonisti dell'economia mondiale, ma che è stato accompagnato da forti tensioni sociali (dovute alle dure condizioni di vita dei lavoratori). Nel corso degli anni Novanta, mentre nella Corea del Sud migliorava la situazione sociale, la Corea del Nord dovette fronteggiare il venir meno degli aiuti sovietici, la diminuzione del sostegno cinese e una serie di catastrofiche inondazioni (1995-96). Tale situazione favorì la ripresa dei rapporti diplomatici tra i due Stati, nonché l'invio di aiuti internazionali alla Corea del Nord. Ma la strada della pacificazione rimane ostacolata dalla volontà della Corea del Nord di dotarsi di armi atomiche.