CORFINIO
. Paese dell'Abruzzo (provincia di Aquila), situato a circa 340 m. di altezza all'ingresso settentrionale della conca di Sulmona, su un terrazzo lambito a E. dal Sagittario. Ha 2213 ab. comprese le poche case poste a 800 m. dall'abitato principale presso l'antica chiesa di S. Pelino. Il paese era detto prima Pèntima; il nome fu mutato con r. decr. 28 giugno 1923.
Storia. - L'antica Corfinium, del Sannio, nella regione dei Peligni (Abruzzo), era posta sulla Via Claudia Valeria; l'attuale Corfinio sarebbe stata l'acropoli della città antica. Nel periodo della guerra sociale (90-89 a. C.), le popolazioni sollevatesi contro il dominio di Roma la eressero a capitale col nome di Italia, e vi batterono moneta (d'argento e anche d'oro), con tipi proprî; alcune con la dicitura Italia. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, Cesare assediò Corfinio occupata da Lucio Domizio Enobarbo e se ne impadronì (49 a. C.). Dopo la guerra sociale fu municipium importante della tribù Sergia ed ebbe per supremi magistrati i quattuorviri. L'importanza e la quantità dei ritrovamenti archeologici attestano l'alto grado di benessere di cui godé sotto l'Impero quel municipium, in grazia anche della fertilità del suolo. Anche in età di decadenza e durante l'alto Medioevo, il luogo dovette essere abbastanza intensamente abitato.
Bibl.: H. Nissen, Italische Landeskunde, Berlino 1883, I, p. 340; II, p. 447; E. De Ruggiero, Dizion. epigr. di antichità rom., II, coll. 1208-1209; C. Stoffel, Hist. de Jules César, Guerra civile, Parigi 1887, I, p. 17 segg., tav. 2; G. Veith, Corfinium (Eine kriegsgeschichtliche Studie), in Klio, XIII (1919), pagine 5-26; A. Sambon, Monnaies antiques de l'Italie, I, Parigi 1903, p. 125 segg.; Corp. Inscr. Lat., IX, pp. 297, 586. Per il materiale archeologico, vedi Mau-Mercklin, Katalog der Bibliothek d. Archäol. Instituts, I, Roma 1914, p. 352; id., suppl. I, Berlino 1930; Notizie di Scavi, passim.