CORISTA
. Strumento composto d'una lamina d'acciaio a forma di forchetta, che, percosso e appoggiato, mentre vibra, sopra una tavola di risonanza, fa sentire la nota la3. Con questa nota la pratica musicale odierna usa accordare gli strumenti. Secondo l'opinione del Hawkins, inventore del corista sarebbe stato un inglese, John Shore.
Il corista fu fissato con il la di 870 vibrazioni semplici al minuto secondo (435 doppie) in seguito a una deliberazione presa dall'Accademia delle scienze di Parigi nel 1858, deliberazione più tardi confermata in una conferenza tenuta a Vienna. In Italia esistevano anteriormente tre diversi coristi: il lombardo, il veneziano e il romano; fra il primo (che era il più alto) e l'ultimo (che era il più basso) correva la differenza di una terza minore. In Germania vi erano due coristi diversi: il Chorton, corista per il coro (e per gli organi), e il Kammerton, corista da camera. Non minore varietà vi era nei coristi di Vienna, di Parigi, di Pietroburgo; inoltre la loro intonazione subiva frequenti mutamenti. Nel congresso di Parigi gl'Inglesi propendevano per fissare come corista normale la nota do e infatti in Inghilterra questa intonazione non è ancora scomparsa dall'uso.