Fabro, Cornelio
Filosofo italiano neotomista (Fiumignano, Udine, 1911 - Roma 1995). Stimmatino, fu prof. di filosofia teoretica nell’univ. di Perugia. Si occupò inizialmente dei problemi della struttura dell’essere e della coscienza, e del rapporto fra percezione e pensiero (La nozione metafisica di partecipazione secondo S. Tommaso, 1939; La fenomenologia della percezione, 1941; Percezione e pensiero, 1941; Partecipazione e causalità secondo S. Tommaso, 1961). Aperto ai problemi del pensiero moderno e contemporaneo, ne enuclea le istanze più vive confrontandole con i principi della filosofia tomista (Introduzione all’ateismo moderno, 1961; L’uomo e il rischio di Dio, 1967; Tomismo e pensiero moderno, 1969; Esegesi tomistica, 1969; Karl Rahner e l’ermeneutica tomistica, 1972; La svolta antropologica di Karl Rahner, 1974; L’avventura della teologia progressista, 1974; La preghiera nel pensiero moderno, 1979). Traduttore del Diario (3 voll., 1948-51) e di altre opere di Kierkegaard, contribuì notevolmente (anche con i suoi scritti, tra i quali l’ampia introduzione alla traduzione del Diario; Tra Kierkegaard e Marx, 1952; Dall’essere all’esistente, 1957) a rinnovare in Italia l’interesse e a promuovere gli studi sul pensatore danese. Tra le altre opere: Riflessioni sulla libertà (1983); Le prove dell’esistenza di Dio (1989); Per un progetto di filosofia cristiana (1990).