corpo calloso
Spessa lamina interposta tra i due emisferi cerebrali, costituita da fasci di fibre mieliniche che collegano tra loro aree corrispondenti nei due emisferi. Il c. c. è una commissura della neocorteccia, presente solo nei mammiferi placentati e particolarmente sviluppata nei primati; è situato trasversalmente nella scissura interemisferica e unisce i due emisferi nella porzione centroinferiore della faccia mediale. Le sue dimensioni superano quelle di tutti gli altri tratti fibrosi nel cervello: nell’uomo contiene circa 200 milioni di fibre, la maggioranza delle quali è di piccolo diametro (circa 2 μ). Connessioni callosali. Tutte le regioni della neocorteccia ricevono ed emettono fibre callose; il c. c. permette l’unificazione dell’informazione elaborata in maniera diversa da ciascun emisfero, realizzando la complementarità tra le due metà della corteccia cerebrale. Le fibre callose costituiscono delle connessioni fra aree corticali correlate a funzioni periferiche motorie e sensitivo-sensoriali. La fisiologia dimostra che attraverso il c. c. vengono elaborate informazioni visive, uditive e tattili e che esso interviene nel coordinamento dei movimenti e nel linguaggio.
In alcuni casi il c. c. non si sviluppa nel corso dell’ontogenesi del sistema nervoso (agenesia callosale), mentre in altri casi un c. c. che si è sviluppato normalmente può essere danneggiato nel corso della vita da processi degenerativi o tumorali. Talvolta è necessario operare una resezione chirurgica del c. c. (commisurotomia) per poter accedere a formazioni patologiche sottostanti (cisti, tumori, ecc.) che devono essere rimosse, o per alleviare il decorso di epilessie altrimenti incurabili, interrompendo una delle più importanti vie per la propagazione intracerebrale di attività nervose abnormi.