corporale [plur. anche corporai; cfr. il latino corporalis]
Vale " del corpo ", " relativo al corpo dell'uomo ", in Cv IV XIX 5 riluce in essa [virtude] le corporali bontadi, cioè bellezza, fortezza e quasi perpetua valitudine; ancora in IV XXIV 11, XXV 11, XXVIII 17. In III VII 10 l'imagine corporale che lo specchio dimostra può essere sia quella del corpo umano che di qualsiasi altro corpo materiale.
E detto di ciò " che ha corpo ", in senso materiale, come le sfere celesti, li cerchi corporai (Pd XXVIII 64), più o meno vasti (ampi e arti) in proporzione al più e 'l men de la virtute che si diffonde in essi. C. è quindi usato come sinonimo di " materiale ", contrapposto a ‛ spirituale ' (da ricordare, nel lessico cristiano, l'uso frequente della coppia spiritalis-carnalis e la sostituzione di quest'ultimo con corporeus o corporalis, di derivazione filosofica; cfr. Tomm. Sum. theol. I 50, introd.). È invece correlato a ‛ intelligente ', in Vn XXV 1 Potrebbe qui dubitare persona... di ciò, che io dico d'Amore come se fosse... non solamente sustanzia intelligente, ma sì come fosse sustanzia corporale; lo stesso concetto in Rime dubbie XXIX 10 Io dico che Amor non è sustanzia, / né cosa corporal ch'abbia figura (per la distinzione sostanza intellettuale e corporale, cfr. Tomm. Sum. theol. I 50, Contr. Gent. II 44, 50, 55); inoltre Cv III XII 6 e IV XXII 17. V. anche CORPOREO.