CORPUS (voce latina, "corpo")
Termine usato nella nomenclatura bibliografica per indicare la riunione di più opere, raccolte e pubblicate con lo scopo di fornire serie ordinate e complete degli scritti di uno o più autori o intorno a determinate materie
Caratteristiche essenziali delle edizioni in corpus sono: gl'intendimenti critici e l'apparato erudito con cui vengono raccolte e pubblicate le opere; i rapporti di continuità razionale nella successione dei singoli volumi; i particolari criterî editoriali seguiti uniformemente per l'intera pubblicazione. I corpus hanno quindi speciale importanza nel campo degli studî.
Esistono corpus antichi che raccolgono opere giuridiche, religiose, di classici, di poeti, ecc., ma ci limiteremo a ricordarne alcuni moderni, scelti fra i principali, come il Corpus Inscriptionum Latinarum (Berlino 1862 segg., voll. 15 e suppl., v. epigrafia), la maggiore raccolta fra le pubblicazioni consimili; il Corpus Reformatorum (Berlino-Lipsia 1834 segg., voll. 97, in corso), grandiosa collezione delle opere degli scrittori della Riforma, al quale fa riscontro il Corpus Catholicorum (Münster 1920 segg., voll. 14, in corso); il Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum (Vienna 1876 segg., voll. 61, in corso); il Corpus Nummorum Italicorum a cura di S.M. il Re d'Italia (Roma 1910 segg., voll. 11, in corso; v. numismatica), che costituisce il catalogo generale delle monete medievali e moderne coniate da Italiani; il Corpus Vasorum antiquorum (Parigi 1925 segg., in corso; v. vasi) che illustra e descrive le grandi collezioni di vasi antichi esistenti nei principali musei del mondo. Vi sono peraltro collezioni che, pur non chiamandosi corpus, hanno nel loro insieme caratteristiche e finalità identiche o affini alle edizioni in corpus; tali sono, ad es., i varî Rerum... scriptores, i Fontes, i Monumenta, ecc.