Corradino di Svevia
Re di Sicilia e di Gerusalemme (Wolfstein, presso Landshut, 1252-Napoli 1268). Figlio di Corrado IV (1228-54), re di Germania, e nipote dell’imperatore Federico II, rimase orfano di padre in giovanissima età, nel 1254. Ultimo degli Hohenstaufen, nel 1266 fu convinto dai partigiani del Sacro romano impero a rivendicare la corona di Napoli e Sicilia che, in quello stesso anno, era stata assunta da Carlo I d’Angiò, a seguito della sconfitta e morte di Manfredi, zio di Corradino. Privo di consistenti risorse, C. riuscì a riunire un esercito di qualche migliaio di uomini grazie all’aiuto delle forze ghibelline italiane, ma subì l’ostilità del papa Clemente IV, che lo scomunicò il 18 novembre 1267. Dopo un effimero trionfo a Roma, tentò l’invasione del regno di Napoli, ma fu sconfitto da Carlo nella battaglia di Tagliacozzo (23 agosto 1268). Rifugiatosi a Roma, fu consegnato al suo avversario, che lo condannò a morte e lo fece giustiziare a Napoli, il 29 ottobre 1268.