ACQUAVIVA, Corrado
Conte di S. Valentino, figlio di Corrado (o, secondo il Litta, di Gentile), fu uomo politico e capitano di genti d'arme. Il 1 maggio 1417 acquistò da Giovanna II, che lo vendeva per pagare le sue truppe, il feudo di Bacucco in Abruzzo. Nel maggio 1419 pagava 100 ducati di sovvenzione a Giovanna II, per la colletta della sua incoronazione. Nel 1423 i soldati di Braccio di Montone saccheggiarono ed incendiarono il suo feudo di Paterno; Giovanna II dovette concedergli per dieci anni l'esonero dalle imposte, ma poco dopo l'A. venne a patti con lo stesso Braccio, che lo assoldò con i suoi uomini. Nell'aprile del 1424 era invece con Iacopo Caldora passato a far parte delle truppe della regina, e nell'esercito del Caldora fu a capo di una delle sedici squadre in cui fu diviso l'esercito che partecipò alla battaglia dell'Aquila (2 giugno 1424) contro Braccio, in cui morì lo stesso Braccio e fu catturato Niccolò Fortebraccio. Dopo questa battaglia cercò di entrare al soldo di Martino V e poi a quello di Firenze, ma tre anni dopo, ad un invito del papa di recarsi a Roma per trovare il modo di opporsi a Sergianni Caracciolo, si rifiutò dichiarando di riconoscere come proprio legittimo signore Luigi III d'Angiò. E però nel luglio 1442, quando Alfonso d'Aragona ebbe occupata Pescara, andò a rendergli omaggio e nel 1443 intervenne al Parlamento convocato dall'Aragonese. Il 3 febbr. 1454 fu da questo nominato capitano di giustizia e guerra della città di Aquila e del contado aquilano. In occasione delle guerre contro Ferrante d'Aragona, parteggiò per Giovanni d'Angiò e per tale motivo gli furono confiscati i feudi di Pianella, Roccaforca di Penne e Castiglione, che furono concessi alla città di Chieti in data 17 apr. 1461. Nel 1396 aveva sposato Messina di Niccolò Acciaiuoli. Mori dopo il 1461.
Fonti e Bibl.: P. Litta, Fam. cel. ital., Acquaviva, tav. I; G. Ravizza, Collezioni di diplomi e di altri documenti da servire alla storia della città di Chieti, I, Napoli 1832, n. XXV alle pp. 57-65 (i feudi di C. A. sono ricordati alla p. 60, ma non vi è nominato l'A.); Commissioni di Rinaldo degli Albizzi per il Comune di Firenze, a cura di C. Guasti, II, Firenze 1869, pp. 122, 126, 189; Anonimo Aquilano, Cantari sulla guerra aquilana di Braccio, a cura di R. Valentini, Roma 1935, in Fonti per la Storia d'Italia, LXXV, pp. 75,149, 158, 194, 196, 203 ss.; N. F. Faraglia, Storia della regina Giovanna II d'Angiò, Lanciano 1904, pp. 78 n. 6, 148 n. 1, 276 n. 2, 294, 301, 312, 346.