CORRADO di Soest
Pittore. Nei primi decennî del secolo XV primeggiò nella pittura in Vestfalia, e secondo alcuni anche nella bassa Sassonia. È noto per aver firmato il grande Altare della Passione a Niederwildungen (Waldeck), la cui data, non più leggibile chiaramente, può essere 1402, 1404, 1414. Quell'opera, che fu modello a molti altri dipinti, nonostante la vicinanza di Colonia rivela l'influenza francese-borgognona e, attraverso questa, l'influsso del gusto senese che, accoppiato al realismo vestfalico, vi raggiunge un effetto decorativo singolare. Non sono sicure altre attribuzioni: i frammenti d'un altare della Madonna nella chiesa di S. Maria a Dortmund e la cosiddetta Tavola d'oro di Lüneberg, ora nel Welfenmuseum di Hannover. Appartengono allo stesso ciclo il S. Nicola con santi in S. Patroclo di Soest, S. Dorotea e S. Odilia del Museo regionale di Münster.
Bibl.: Nordhoff, Die Soester Malerei unter Konrad, in Bonner Jahrbuch, LXVII (1879), p. 100 e segg.; e LXVIII (1880), p. 65 e segg.; Firmenich-Richartz, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912 (con bibl. prec.); F. Burger, Die deutsche Malerei, II, Berlino-Neubabelsberg 1914, p. 391 segg.; R. Struck, C. v. S. und die Lübecker Malerei zu Beginn des 15. Jahrhunderts, in Kunstchronik, n. s., XXVII (1916), pp. 427-33; C. Hoelker, Meister C. v. S., Münster 1921; P. J. Mejer, Werk und Wirkung des Meisters K. v. S., Münster 1921; W. Worringer, Die Anfänge der Tafelmalerei, Lipsia 1924.