Corrado IV
Figlio di Federico II e di Iolanda di Brienne, erede al trono di Gerusalemme, nacque ad Andria, in Puglia, nel 1228.
Fu nominato dal padre duca di Svevia e d'Alsazia dopo la ribellione del fratello Enrico (1237) e, poi, re dei Romani ed erede al trono. Re di Germania, non riuscì a mantenere la supremazia della casa sveva, anzi, avversato dalla Chiesa e dagli antirè da essa sostenuti, perse ogni autorità dopo la sconfitta di Oppenheim a opera dell'antirè Guglielmo d'Olanda (1250). Morto Federico, C., chiamato insistentemente dai ghibellini italiani, scese nella penisola nell'ottobre del 1251, e prese possesso del regno di Sicilia, fino allora retto, in sua vece, dal fratellastro Manfredi. In un primo tempo i rapporti tra i due furono buoni, ma poi C. cominciò a osteggiare Manfredi, fino a privarlo di tutti i suoi feudi. Intanto abbatteva tutte le città ribelli e cercava invano di venire a trattative con Innocenzo IV; ma il papa, considerando il regno di Sicilia devoluto alla Chiesa con la morte di Federico II, lo scomunicò due volte, accusandolo di eresia e di nefandezze. All'interno C. consolidava la sua posizione: promulgava importanti leggi in un'assemblea tenuta a Foggia nel 1252 e celebrava nel parlamento di Melfi del 1253 la riconquista di tutta la Puglia. La morte, a causa di febbri malariche, lo coglieva improvvisamente a Lavello il 21 maggio 1254.
C. fu identificato nel secondo vento di Soave (Pd III 119) da antichi commentatori (il Lana, l'Ottimo, l'Anonimo, e alcuni altri), che videro nella luce de la gran Costanza una Costanza di Baviera presunta moglie di C. e madre di Corradino. Ma questa tesi, di per sé priva di fondamento storico, in quanto la moglie di C. fu una Elisabetta di Baviera, decadde presto; infatti già l'Ottimo le affiancava l'ipotesi di un'identificazione con Costanza d'Altavilla. Il Buti accetta quest'ultima identificazione (dimostrata poi esatta [v. Enrico VI]), combattendo con buoni argomenti quella precedente. Il secondo vento di Soave è quindi Enrico VI e non Corrado IV.
Bibl. - C. De Cherrier, Storia della lotta dei papi e degli imperatori di casa di Svevia delle sue cause e dei suoi effetti, traduz. ital., Palermo 1861; W. Zimmermann, Geschichte der Hohenstaufen, Stoccarda 1865; F. Schirrmacher, Die letzen Hohenstaufen, Gottinga 1871; A. Finocchiaro Sertorio, Le leggi di C. IV, Catania 1909; E. Jordan, Les origines de la domination Angévine en Italie, Parigi 1909; K.G. Hugelmann, Die Wahl Konrads IV zu Wien, Weimar 1914; W. Cohn, L'età degli Hohenstaufen in Sicilia, traduz. ital., Catania 1932; R. Morghen, Il tramonto della potenza sveva in Italia, Roma 1936; P. Nai, Dieci passi controversi della D. C.: I tre imperatori svevi, in " Rivista Rosminiana " XXXII (1938) 138-139; G.P. Scarlata, Il " Vento di Soave ", in " Rivista Letteraria " X (1938) 2, 28. V. anche Svevi.