Zacchetti, Corrado
Letterato e critico (Treviso 1871; morto verso il 1940), poeta e traduttore. Come critico si occupò ripetutamente di Dante. Le prime prove sull'argomento portano la data del 1899 (Note dantesche, Roma 1899): si tratta di sette chiose alla Commedia, intitolate: Un'apparente contraddizione (nella condizione di D. nel Paradiso la ragione della domanda di Virgilio in If I 76 ss.), La bufera infernale (la bufera dei lussuriosi si tace, perché i due amanti, uscendo dalla loro schiera, si trovano fuori della zona ventosa), I due giusti fiorentini (D. e G. Cavalcanti), La primavera di Proserpina (si combatte su basi psicologiche ed estetiche l'interpretazione di " fiori raccolti " data alla primavera di Pg XXVIII 50), Il silenzio di D. nell'ingresso del limbo (una ragione morale e una di sentimento), L'antropofagia del conte Ugolino (contro l'ipotesi tecnofagica), Per la voce disconvenevole (il poeta non giunse ad afferrare il senso delle parole riferite in If XXIV 64-66, perché si trovava troppo distante). Successivamente raccolse in un Manuale dantesco per le scuole (Milano 1919) notizie sulla vita e sulle opere, brani delle opere minori e gran parte della Commedia sobriamente commentata. In un volumetto dal titolo In difesa di Beatrice, della Giuntina... e d'altre cose (Palermo 1920) combatté con ragioni biografico-psicologiche la lezione Lagia del nono verso del sonetto Guido, io vorrei. Altri importanti contributi: Shelley e D., Milano-Palermo-Napoli 1922; D. poeta lirico e L'Italia meridionale nella D.C., in D. nella vita e nelle opere, Napoli 1922, 1-24, 145-170.