Diplomatico (Gambarana 1823 - Roma 1888), fratello di Alfonso. Entrato nella diplomazia sarda nel 1846, già volontario nella campagna del 1848, resse le legazioni di Stoccarda (1864), di Madrid (1867), dell'Aia (1869), di Washington (1870), di Costantinopoli (1875). Nominato senatore nel 1878, fu dal marzo all'ott. di quell'anno ministro degli Esteri e delegato al congresso di Berlino; il suo rifiuto all'invito inglese di occupare il Sudan, in nome di una politica delle "mani nette", lo obbligò a dimettersi. Tornò al suo posto di Costantinopoli, poi, ambasciatore a Londra (1886), fu bruscamente richiamato dal Crispi nell'ott. 1887.