cortisolo
Il principale degli ormoni glicoattivi della corteccia surrenale; chiamato anche idrocortisone. Chimicamente corrisponde al 17-idrossi-corticosterone; deriva dall’11-desossicortisolo per azione di un enzima, l’11-idrossilasi; nel surrene e in sedi extrasurrenaliche si trasforma in parte in cortisone. Il c. ha un metabolismo piuttosto rapido: trasportato in circolo da una globulina, la transcortina, è metabolizzato dal fegato ed escreto con le urine. La sua secrezione, regolata dal sistema CRH-ACTH, ha un caratteristico andamento giornaliero: è massima tra le 24 e le 6, poi decresce, raggiunge i valori più bassi alle 20, poi aumenta rapidamente. La cortisolemia (concentrazione del cortisolo nel sangue) è compresa tra 10 e 25 μg/100 ml alle 8 del mattino. Il c. favorisce la glicogenogenesi, la gluconeogenesi, la proteolisi; stimola la secrezione di acido cloridrico da parte dello stomaco; stimola i centri della corteccia cerebrale; ha azione antinfiammatoria e antireattiva. L’iperfunzione della corteccia surrenale (da aumentata secrezione di ACTH, da tumori surrenalici) provoca un aumento di c. in circolo che può portare al morbo di Cushing; per contro la diminuita secrezione di c. configura il morbo di Addison.