corto-veggente
agg. Che ha la vista corta, che non riesce a prevedere il futuro.
• L’altro giorno Angelo Panebianco osservava, per inciso e con la tranquilla placidità dello studioso che registra un fatto ovvio, che «la natura del sistema democratico spinge gli uomini politici a occuparsi solo dei problemi del presente. Le grane che ci arriveranno addosso non possono essere prese in considerazione... La politica democratica non si occupa di prevenzione». Panebianco ha ragione? Per il nostro Paese sicuramente sì; ma sono oramai parecchie le democrazie che sempre più diventano corto-veggenti e imprevidenti. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 1° dicembre 2009, p. 1, Prima pagina) • È anche vero che molti economisti temono il calo demografico perché in tal caso le nuove generazioni dovranno pagare di più per la pensione e la cura degli anziani. Quest’ultima è una preoccupazione fondata che però aggrava il problema senza risolverlo, e anzi rendendolo sempre più intrattabile. Ripeto: la tesi è esatta, ma non è lungimirante; anzi, è davvero corto-veggente. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 9 agosto 2010, p. 1, Prima pagina).
- Composto dall’agg. corto e dal p. pres. e s. m. e f. veggente.
- Già attestato nella Stampa Sera dell’11 luglio 1977, p. 2 (Giuseppe Bonaviri), nella variante grafica cortoveggente.