Così com ne l'oscuro alluma il raggio
. Sonetto (Rime dubbie XXV) di Puccio Bellondi (v.), responsivo a Saper vorria da voi (Rime dubbie XXIV), di cui riprende naturalmente lo schema metrico, le rime e anche due parole rima (saggio, v. 1; sovente, v. 4).
Richiesto dall'autore del sonetto di proposta di un parere concernente la soluzione di un dubbio amoroso (se debba amare donna di paraggio), Puccio risponde con elogi e, pur schermendosi di non essere persona ingrado di farlo, dà parere favorevole, sostenendo che " Amore / ... non cura del più bel né del migliore " (vv. 10-12), ma " solo si pon dov'è 'l suo desire " (v. 11).
Il contenuto e soprattutto il linguaggio del sonetto hanno forte stampo gallicizzante e guittoniano, come, del resto, il sonetto di proposta. Per la correzione di amore in onore (v. 14) cfr. le osservazioni in Contini, Rime 228 e in A. Pézard, " La rotta gonna ", I, Firenze 1967, 115.