COSMETICI (XI, p. 578)
Industria. - Cosmetici emollienti. - Numerosi nuovi ingredienti sono entrati nelle composizioni cosmetiche moderne, sia per far fronte alla deficienza di taluni prodotti (in particolare glicerina e sostanze grasse), sia in seguito alla scoperta di nuovi prodotti o ai nuovi usi di prodotti già noti.
Ad es., fra gli emulsionanti trovano oggi impiego il colesterolo associato a cetilsolfato sodico; gli alcoli cetilico e stearilico (solfati); lo stearato glicoleglicerico. Come agenti emollienti per creme va notato il monostearato di glicerile (p. fus. 57° C), che si disperde facilmente in acqua (10-20%) dando creme bianche, stabili; lo stearato diglicolico (p. fus. 54-55° C), avente proprietà quasi uguali al precedente; il glicole etilenico e il glicole dietilenico (non però innocui, specialmente in quantità superiore al 5%); il d-sorbitolo, in commercio anche sotto forma di sciroppo al 75-85%, che sostituisce la glicerina ed è anche un emulsionante (5÷10% nelle creme); la metilcellulosa, che serve ad aumentare l'adesione delle polveri alla pelle, e che ha pure proprietà detergenti; l'alcool cetilico, molto impiegato nelle creme per viso, che non irrancidisce ed incorpora bene l'acqua, ritardandone l'evaporazione; l'alcool stearilico, meno costoso e forse più efficace del precedente; la pectina, come eccipiente per creme, ecc.
Ormoni e vitamine in cosmesi. - L'azione di alcuni ormoni e di alcune vitamine sui tessuti cutanei ha indotto i fabbricanti di creme per la pelle ad incorporare taluni di questi prodotti nelle specialità cosmetiche. Le opinioni sono ancora discordanti circa l'efficacia di queste aggiunte nei riguardi di un effetto cosmetico, sebbene si riconosca la capacità della pelle di assorbire ormoni e vitamine. La tendenza più recente pare piuttosto sfavorevole ad ammettere un valore cosmetico alle creme così composte.
Creme e liquidi antisole. - Le radiazioni luminose fra 2900 e 3200 Å sono quelle che maggiormente agiscono sulla pelle, provocando irritazioni ed anche ustioni. I raggi fra 3200 e 3600 Å producono l'abbronzamento. Sono state quindi studiate delle sostanze atte a formare uno schermo contro le radiazioni nocive o irritanti. Godono di tale proprietà il salicilato di metile, incorporato in olî vegetali ed animali (10%); l'antranilato di metile (5%); l'esculina; il bisolfato di chinina; l'acido p-idrossinaftoico; il dibenzilacetone, ecc. Per favorire la formazione del pigmento protettivo è stata proposta una sostanza, chiamata melanigene, che neutralizza anche le secrezioni della pelle. Come abbronzanti si usano pure estratti concianti, henné, ecc. in olio d'oliva.
Depilatorî. - Ai solfuri, che hanno odore sgradevole e non sono immuni da pericoli, si sostituisce il tioglicolato di calcio, che asporterebbe i peli senza provocare irritazioni (diluito al 4÷10%). Vennero proposte anche delle soluzioni alcaline di mercaptani o loro derivati (etil-mercapto-anilina), acido benzil-mercapto-solforico, ecc.
Ondulazione permanente. - All'ammoniaca, di odore sgradevole, si sostituiscono, nei liquidi per l'ondulazione permanente, degli amminocomposti sintetici, come trietanolammina, monoetanolammina, morfolina. Un'altra innovazione in questo campo è rappresentata dai prodotti autoriscaldanti, basati su composti che reagiscono esotermicamente.
Shampooing. - Negli shampooing si fa uso di alcoli grassi solforati, che non sono dei veri derivati solforici, ma degli esteri solforici di alcoli grassi (solfati sodio-alchilici, alcoli grassi solforati). Un prodotto che si è bene affermato è il laurilsolfonato sodico, che in dose di soli 8 grammi, seuz'altre aggiunte, dà un ottimo shampooing.
Bibl.: R. G. Harry, Modern Cosmetology, Londra 1946.