HUYGENS, Costantijn
Poeta olandese, nato all'Aia nel 1596, morto ivi nel 1687. Suo padre, segretario del Consiglio di stato, dette ai suoi due figli Maurits e Constantijn una buona educazione; Costantino studiò diritto a Leida e fece, come membro di ambascerie, alcuni viaggi in Inghilterra e uno a Venezia. Intanto cominciava nei momenti di tempo libero a scrivere poesie; per esempio nel 1622 una satira delle sciocchezze della moda: Costelick Mal. Nel 1625 lo statolder Federico Enrico lo nominò suo segretario. Nel 1627 sposò Suzanna van Baerle, da cui ebbe quattro figli (uno dei quali fu il celebre Christiaan H.) e una figlia. Qualche anno dopo egli comprò un pezzo di terreno, il suo "Hofwijck" (Vitaulium), dove trascorse molte ore liete e serene e che descrisse nella sua poesia Hofwijck. Fu molto affezionato a Galileo.
La maggior parte delle sue poesie è nata nei pochi momenti liberi che gli restavano. Korenbloemen (Fiordalisi) intitolò un fascicolo che apparve nel 1658: egli spiega il titolo col fatto che le poesie gli sembravano fiorellini di gioia spuntati in mezzo all'arduo lavoro quotidiano. In Dagh-werck (Opera quotidiana), scritto mentre sua moglie era ancora in vita, descrive come egli trascorre i suoi giorni e manifesta di frequente il suo amore verso Dio. Oltre al già citato Hofwijck scrisse nell'86° anno un'autobiografia che intitolò Cluyswerck. Alla sua città natale dedicò due poesie: Voorhout (1621) e Zeestraet (1666-1667). Di carattere moralizzante è la poesia Oogentroost (Consolazione degli occhi), mentre Trijntje Cornelisdochter racconta l'avventura di una donna di pescatori da Anversa.
Scrisse inoltre durante tutta la sua vita una quantità di sneldichten (brevi poesie) e poi una serie di zede-printen, qualificazioni di differenti professioni e mestieri. In Stedestemmen (Voci delle città) caratterizza le città dell'Olanda e della Frisia Occidentale. Fanno parte a sé altre poesie, come per esempio l'allegoria Scheepspraet (1625).
H. è un nobile signore, ma è sempre un uomo che sente semplicemente e si sente unito con il popolo; molto spiritoso, egli è nello stesso tempo il tipo del bonario, pio e semplice Olandese. La sua opera presenta numerose difficoltà linguistiche.