ARLIA, Costantino
Nacque ad Aiello in Calabria il 23 agosto 1829; ma visse quasi sempre in Firenze, dove morì il 18 febbraio 1915. Si atteggiò, anche accanto al battagliero Pietro Fanfani, come sostenitore della toscanità linguistica. Dopo alcuni versi e varie pubblicazioni di materia giuridica, sia originali sia tradotte, si diede di proposito alla filologia; più assai, a dir vero, da curioso erudito che da critico dotto, e mise in luce qualche testo, La Ruscelleide del Borghini, Li sbarbati di G. M. Cecchi, poesie di Curzio da Marignolle, A. Malatesti, F. Ruspoli, ecc. Principalmente si occupò, insieme col Fanfani, o da solo, di compilazioni lessicografiche: Giunta al Lessico dell'infima e corrotta italianità (1884 e 1896), Note filologiche (1891-1892), Voci e maniere di lingua viva (1895), Filologia spicciola (1889), Passatempi filologici (1903).