Figlio (905-959) di Leone VI il Filosofo, successe al padre nel 912, ma non esercitò quasi mai personalmente il potere, preferendo dedicare la sua attività agli studî. Le sue opere, scritte da solo o in collaborazione con altri, sono preziose come fonti per la storia dell'Impero bizantino. Al gruppo degli scritti storico-politici appartengono: Dei Temi, rassegna delle province bizantine; Dell'amministrazione dell'Impero; Delle cerimonie della corte bizantina; La vita di Basilio (Basilio I, avo di C., rappresentato come l'ideale dell'ottimo principe); la Collezione storica, compilata da altri. Al gruppo delle compilazioni scientifiche fatte per ordine di C. appartengono: la Collezione agraria in 20 libri condotta sui Geoponici di Anatolio e Cassiano Basso; la Collezione medica in 297 cap. fatta da Teofane Nonno principalmente su Oribasio; la Collezione zoologica tratta da Aristotele sull'epitome di Aristofane di Bisanzio, da Eliano e Timoteo di Gaza.