Nervatura aggettante, di rinforzo, di strutture a cupola o voltate (v. fig.). Già presente nell’architettura romana del 2° sec. d.C., per l’esigenza d’interrompere l’unità del conglomerato con nervature laterizie, è frequente e tipico il suo impiego nelle strutture romaniche e gotiche.
ogiva [Der. del fr. ogive, forse dallo sp. aljibe, a sua volta dall'arabo al-giubb "pozzo"] [LSF] (a) Ciascuna delle nervature in rilievo ad arco a sesto acuto delle volte a crociera romaniche e gotiche. (b) Estensiv., oggetto la cui forma ricordi tali nervature. ◆ [ALG] Nome di curva la cui forma ...
Architettura (fr. nervure entretoise; sp. costilla; ted. Rippe; ingl. rib). Si dicono costole o costoloni, in origine, gli archi di struttura muraria concia (mattoni, pietra). disposti secondo le linee essenziali delle vòlte o delle cupole di muratura o a concrezione. Tali archi si chiamano talora, ...
costolone
costolóne s. m. [accr. di costola]. – 1. Elemento architettonico tipico della copertura a volta o a cupola, costituito da nervature aggettanti sull’intradosso, con andamento meridiano (simile cioè a quello dei meridiani sulla...
nervatura
s. f. [der. di nervo]. – 1. Il complesso dei nervi, e la loro ordinata disposizione, in un organismo animale; anche nel linguaggio letter.: è assai diffusa la credenza che le bacche del cipresso, bollite nel vino ..., rassodino...