COTONE
(XI, p. 676; App. II, I, p. 716; III, I, p. 444; IV, I, p. 542)
Nel corso degli anni Ottanta la produzione mondiale di c. è stata interessata da un notevole incremento: a metà del decennio ha superato i 17 milioni di t, facendo così registrare un aumento pari a circa il 40% rispetto alla produzione media del decennio precedente. Espansione del terreno messo a coltura, aumento della produttività, concorrenzialità vincente del c. rispetto alle fibre sintetiche sono i principali elementi alla base dell'aumento. Tra i produttori si rafforza la posizione del continente asiatico che giunge a fornire il 46% del prodotto mondiale e che vede uno dei suoi produttori, la Cina, attestarsi al primo posto con il 24% dell'offerta mondiale. Scompare il tradizionale primato degli Stati Uniti che scendono al 17% della produzione mondiale, mentre l'Unione Sovietica, pur interessata da oscillazioni, si conferma importante produttore al pari di Unione Indiana, Pakistan e Brasile. Scompare del tutto la produzione dell'Italia, che continua a essere tra i primi importatori. Vivace il commercio del c. che muove notevoli quantità di valuta (v. tab. 2). Da notare l'assenza della Cina tra gli esportatori: la domanda interna non è soddisfatta dalla quantità prodotta, cosicché il paese figura tra gli importatori. Anche la produzione di semi di c. ha avuto un progresso costante tanto da superare i 50 milioni di tonnellate. I maggiori produttori, a livello mondiale, sono gli stessi della fibra. Anche il commercio di semi di c. è molto attivo.