COTTA
. Famiglia di librai editori tedeschi. Johann Georg (1631-92) nel 1659 ereditò la libreria di Philipp Brunn in Tubinga, e la diresse sotto il suo nome (J. G. Cottasche Buchhandlung); il pronipote Johann Friedrich (1764-1832) portò la casa a una fama mondiale. Per aderire al desiderio del padre e anche per il suo proprio spirito intraprendente, egli assunse la direzione della ditta, allora in cattive condizioni, e cercò innanzi tutto di dare sviluppo alla parte editoriale, ancora di poca importanza. Per mezzo del suo socio, il dottor Zahn, venne in relazione con Schiller, con cui iniziò la pubblicazione del periodico Horen, che uscì per la prima volta nel 1795, ma dopo due anni cessò di esistere. Per mezzo di Schiller il C. fece anche la conoscenza di Goethe, e fu editore pure di lui, nonché di Herder, Wieland, Enrico v. Kleist, Hölderlin, Uhland, dei fratelli Humboldt, di Fichte, Hegel, Schelling. Fra i giornali politici pubblicati da lui si deve nominare prima di tutti la Allgemeine Zeitung. Nel 1811 il C. trasportò la sua casa editrice a Stoccarda e nel 1827 fondò un'altra casa artistico-letteraria a Monaco di Baviera. Incaricato dai librai tedeschi, si adoperò per la libertà di stampa e l'abolizione della stampa segreta al congresso di Vienna e più tardi anche alla Dieta di Francoforte. Il C. prese pure viva parte nella vita politica della sua patria: membro delle Assemblee del Württemberg, partecipò a tutte le lotte costituzionali e nel 1824 divenne vice-presidente della seconda camera. Gli fu conferito il titolo di barone Cotta von Cottendorf. Dopo la sua morte la casa fu portata avanti dal figlio Johann Georg e dalla figlia maritata col barone von Keischach. Nel 1889 la ditta passò in altre mani. Altri membri della stessa famiglia si distinsero in varî campi della politica e della scienza.