ALIGERNO, Cottone
Nativo di Napoli o di Amalfi, probabilmente di famiglia borghese, era alla fine del sec. XII il capo del Comune napoletano, alla testa dei venti "consules"che formavano il consiglio comunale. L'8 maggio del 1190 emanò il notissimo privilegio con il quale i Napoletani riconobbero nella loro città particolari benefici ai mercanti del ducato di Amalfi. Nel partecipare attivamente alla lotta fra Tancredi ed Enrico VI, A. appoggiò il primo, dal quale ottenne, nel giugno del 1190, un ampio privilegio a favore di Napoli e la concessione del contado di Fondi per un suo fratello di cui non si conosce il nome. Nel 1191 A. apprestò le difese della città contro l'assedio di Enrico VI e, allontanatosi questi, prese in consegna l'imperatrice Costanza, che i Salernitani avevano catturata e consegnata a Tancredi, e la chiuse in Castel dell'Ovo. Ma ivi l'imperatrice rimase per poco, perché Tancredi la fece presto liberare. Del resto, le sorti del partito normanno precipitavano; il 23 ag. 1194 Napoli cadde nelle mani di Enrico VI, ma A., che ne era ancora il capo e che si sottomise al nuovo signore, non sembra aver sofferto alcun danno dal passaggio di regime: infatti, in una lettera del novembre 1198 indirizzata ad Anselmo arcivescovo di Napoli, Innocenzo III lamentava che Giovanni chierico, figlio di A., avesse potuto, per la sola potenza del padre, accumulare i benefici di più di venti chiese. In quell'epoca, ad ogni modo, come risulta dalla lettera stessa, A. era già morto.
Fonti e Bibl.: Ryccardi de Sancto Germano notarii Chronica, in Rer. Italic. Script. ,2 ediz., VII, 2, a cura di C. A. Garufi, p. 13; Petri Ansolini de Ebulo De rebus Siculis carmen, ibid., 2 ediz., XXXI, 1, a cura di E. Rota, p. 130; Annali genovesi di Caffaro e de' suoi continuatori, II, a cura di L. T. Belgrano e C. Imperiale, Roma-Genova 1901, in Fonti per la storia d'Italia, XII, p. 47; B. Capasso, Il "pactum" giurato dal duca Sergio ai Napoletani, in Arch. stor. per le prov. napol., IX (1884), p. 732; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, II, Paris 1907, pp. 458, 460, 482; F. Calasso, La legislazione statutaria dell'Italia meridionale. Parte prima, Roma 1929, pp. 94, 96; R. Filangieri, Note al "Privilegium libertatis" concesso dai Napoletani agli Amalfitani nel 1190, in Papers of the British School at Rome, XXIV (1956), pp. 107-116.