Consiglio degli stati del Mar Baltico
Il Consiglio degli stati del Mar Baltico (Cbss) è un foro politico per la cooperazione regionale e intergovernativa, nato a Copenaghen nel marzo 1992 e con sede principale a Stoccolma. Il trattato istitutivo è stato firmato da un rappresentante della Commissione Europea e dai ministri degli esteri di tutti i paesi membri, eccezion fatta per l’Islanda, che ha aderito all’organizzazione nel 1995.
I paesi baltici promossero la nascita del Consiglio con l’intento di ridefinire il ruolo e il posizionamento della regione baltica nel contesto internazionale, significativamente mutato con la fine della Guerra fredda. Nel corso della sua storia il Consiglio ha poi continuato a rinegoziare obiettivi e priorità comuni e a discutere i termini per il raggiungimento degli stessi, divenendo presto un attore istituzionale importante e un interlocutore chiave per l’Unione Europea (Eu), per gli 11 membri osservatori – tra cui Bielorussia, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Ucraina – e per altre organizzazioni baltiche e regionali, come il Consiglio Nordico o l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd).
Attualmente gli indirizzi politici individuati dall’organizzazione si articolano in cinque aree principali: ambiente, sviluppo economico, energia, istruzione e cultura, sicurezza e diritti umani. In tali ambiti il Consiglio ha ottenuto importanti risultati; tra i più significativi si annoverano la rimozione delle barriere economiche regionali per il commercio e per gli investimenti; la maggiore sicurezza in materia energetica e di radiazioni nucleari; la facilitazione della cooperazione transfrontaliera tramite progetti complessi come l’Interreg III B – Project Baltic Euroregional Network, varato con l’Eu per articolare una comune azione politica in vari ambiti, e in particolare sul piano energetico; l’adozione di iniziative in ambito accademico e universitario come l’Euro Faculty Programme, piano che intende migliorare la competitività delle principali università baltiche nel contesto mondiale. L’attuale presidenza, norvegese, ha inoltre espresso la volontà di lavorare più concretamente sulle attività marittime, per abbassare le emissioni delle imbarcazioni e ridurre le perdite in mare di petrolio e di altri scarti, sulla lotta al traffico di esseri umani attraverso il Baltico e sullo sviluppo dell’organizzazione, per rendere l’organo del Segretariato più efficiente e vicino alle priorità dei paesi membri.
I più importanti organi del Consiglio degli stati del Mar Baltico sono la Conferenza dei ministri degli esteri, il Segretariato permanente, la Commissione dei Senior Officials e la Presidenza.
La Conferenza dei ministri degli esteri si riunisce ogni due anni e definisce le linee guida dell’organizzazione. Il Segretariato permanente, costituito nel 1998, ha la funzione di fornire il supporto tecnico alle strutture decisionali del Cbss, mantenere i rapporti con le istituzioni partner, delineare le strategie informative e comunicazionali e alimentare l’archivio del Cbss con tutti i dati relativi all’organizzazione. La Commissione dei Senior Officials (Cso), formata dai rappresentanti dei ministri degli esteri dei paesi membri, assiste la Presidenza, coordina le attività di tutte le strutture del Cbss e prende le decisioni sulle questioni discusse nelle sessioni ministeriali. Il Cso si avvale infine della consulenza di gruppi di esperti sulle tematiche del nucleare, della politica marittima, dello sviluppo sostenibile, della cooperazione frontaliera, delle politiche giovanili e del traffico di esseri umani. La Presidenza decide le priorità su cui lavorare e ha carica annuale a turnazione.
Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Lituania, Lettonia, Norvegia, Polonia, Russia, Svezia, Commissione Europea.