Famiglia di musicisti francesi, fiorita dal sec. 17º fino al 1826. Il primo, Charles, organista dilettante, ebbe tre figli: Louis (1626-1661), François (1630 circa -1700) e Charles (n. 1638 - m. Parigi 1679), che divennero professionisti. Louis, organista di Saint-Gervais e della Corte, fu uno dei maggiori virtuosi del tempo e lasciò molte pregevoli composizioni cembalistiche. Charles rivaleggiò con Louis quale organista (anch'egli fu a Saint-Gervais) e cembalista, e scrisse musica, che però non ci è giunta. Il figlio di Charles, François, detto Couperin le Grand (Parigi 1668 - ivi 1733), allievo del padre e di J. Thomelin, ancora diciassettenne diventò organista di Saint-Gervais, nel 1693 organista della cappella reale; nel 1694 maestro di clavicembalo dei principi reali, nel 1716 ottenne la cosiddetta survivance d'ordinaire della musica per clavicembalo, che nel 1730 cedette alla figlia Marguerite-Antoinette, come già nel 1723 aveva ceduto il posto di organista di Saint-Gervais al cugino Nicolas (Parigi 1680 - ivi 1748), figlio di François il vecchio e musicista del Conte di Tolosa. La dinastia dei C. organisti e cembalisti di Saint-Gervais continua nei discendenti di Nicolas: Armand-Louis (Parigi 1725 - ivi 1789), i figli di questo: Pierre-Louis (Parigi 1755 - ivi 1789) e Gervais-François (Parigi 1759 - ivi 1826). Il maggiore esponente della famiglia è François le Grand, nell'opera del quale l'arte francese del clavicembalo attinse il sommo fastigio, come anche grande altezza vi raggiungono le varie forme di composizione organistica e d'insieme. Musiche, quelle del grande C., delicate, nervose, suggestive e d'una nobiltà e raffinatezza incomparabile. A essa i musicisti francesi hanno sempre guardato, soprattutto i moderni (C. Debussy, M. Ravel, A. Roussel, ecc.) come al modello nazionale cui conveniva ispirarsi sia pure entro quadri stilistici diversi. Tra gli altri C., il più notevole fu Armand-Louis, compositore di grande valore, spesso ravvicinabile a François le Grand.