COWLEY, Henry Richard Charles Wellesley, conte
Diplomatico britannico, figlio del 1° barone Cowley, anch'egli diplomatico e nipote del duca di Wellington, nato a Londra il 17 giugno 1804. Nominato ambasciatore a Parigi nel 1852, vi rimase per quasi tutta la durata del Secondo Impero e partecipò, con tatto e abilità, a tutte le difficili trattative fra il suo paese e la Francia in quell'epoca. Dopo la guerra di Crimea, insieme con lord Clarendon rappresento la Gran Bretagna al Congresso di Parigi. Nel 1857 fu creato conte. L'anno seguente si trovò ad affrontare le complicazioni dovute all'attentato Orsini, in quanto il govemo francese accusava quello britannico di proteggere gli assassini e i cospiratori, e si dovette al tatto diplomatico del C. se, dopo la minacciosa pubblicazione fatta nel Moniteur da alcuni ufficiali francesi, fu evitata una rottura fra i due paesi. Al principio del 1859, quando la guerra tra la Francia, la Sardegna e l'Austria pareva già inevitabile, fu inviato a Vienna per compiere un ultimo tentativo rivolto ad assicurare la pace. Cercò d'indurre Austria e Francia a ritirare le loro truppe dagli Stati pontificî, a disarmare parzialmente e ad insistere perché il papa riformasse la sua amministrazione; ma la missione fallì. Dopo la guerra, toccò al C. di persuadere Napoleone III che i suoi continui mutamenti di politica e le sue eterne tergiversazioni non potevano non suscitare sospetti e irritazione in Inghilterra, e non provocare la disapprovazione di questa per la progettata annessione di Nizza e Savoia alla Francia.
Nel 1867 lord C. si ritirò a vita privata e visse in Inghilterra, per lo più a Draycott, dove morì il 15 luglio 1884.
Bibl.: Le storie generali del tempo, e per gli affari d'Italia il Carteggio di Cavour e l'opera di W. R. Thayer, The Life and Times of Cavour, Londra 1911; E. Malmesbury, Memoirs of an ex Minister, Londra 1885; E. Ashley, Life of lord Palmerston, parigi 1878-79; The Paris Embassy during the Second Empire, raccolta di doc. del carteggio di lord C., ed. dal figlio F. Wellesley, Londra 1928.