COYPEL
. Famiglia di artisti francesi, di cui i più notevoli sono:
Noël C., pittore, nato a Parigi nel 1628, ivi morto nel 1707, allievo del Guillerié, fu nel 1672 direttore dell'Accademia di Francia a Roma. Nel 1695, alla morte del Mignard, ebbe il titolo di direttore perpetuo dell'Accademia reale, diventando così il pittore ufficiale della monarchia sul finir del secolo. Poco si conserva dei suoi lavori eseguiti al Louvre, a Versailles, alle Tuileries e al Palais-Royal; e la sua opera principale, la grande Assunzione nella chiesa degli Invalidi (1705), è mediocre, nella maniera di Pietro da Cortona.
Antoine C., pittore e incisore, figlio di Noël, nato a Parigi nel 1661, morto nel 1722, ebbe a Roma i consigli del Bernini e, ritornato a Parigi ove ebbe onori e successi, fu tra gli artisti che più operarono nell'introdurre il barocco in Francia. Nella sua opera si vede disgregarsi l'idea classica sostituita da temi piccanti e divertenti, da uno stile sensuale e teatrale. Egli fu anche tra i primi a subire in Francia l'influenza del Rubens, ma in modo superficiale. L'opera principale di A. C. era la galleria d'Enea, al Palais-Royal, nota solo per i disegni del Louvre e per le incisioni del Thomassin (lo schizzo del soffitto è al museo d'Angers). Vi si possono osservare molti elementi che si ritrovano nel Boucher: l'epopea vi si trasforma in poema galante e voluttuoso. La Gloria nella vòlta della cappella di Versailles (1709), opera di colore crudo e d'ispirazione volgare, rivela già il gusto del rococò. I cartoni della Storia di Ester e della Morte di Atalia (1699; Louvre), modelli di arazzi per i Gobelins, sono le opere più caratteristiche di A. C., maestro abile ma un po' vuoto, che pure nel Democrito del Louvre, alla Rubens, fa pensare al brio del Fragonard.
Charles-Antoine C., pittore e incisore, figlio del precedente, nato a Parigi nel 1694, morto nel 1752. Allievo del padre, fu nominato primo pittore del re nel 1747 e direttore dell'Accademia. Compose anche molte commedie, di cui la più nota, Les folies de Cardenio (Parigi 1720), è una spiritosa fantasia nello stile Régence che trionfa anche nelle sue pitture. Nel Perseo che libera Andromeda (Louvre), dipinto per il concorso del 1727, dai toni vellutati e preziosi, compose graziosi e morbidi nudi. Datosi alla pittura di genere, col 1714 iniziò per i Gobelins l'opera sua più celebre, i cartoni con storie di Don Chisciotte, in medaglioni entro cornici di fiori, una delle opere più squisite del sec. XVIII. Questi arazzi furono eseguiti su fondo rosa (una serie al Castello di Compiègne) e su fondo giallo (antico arcivescovado di Aix in Provenza). Dipinse anche ritratti, e il Louvre possiede quello dell'attore Jéliotte.
Bibl.: Carême, Notice sur Noël Coypel, in Recueil des amusements du coeur et de l'esprit par Ph. de Prétot, XI, L'Aia 1733-45, p. 448 segg.; Documents sur les C., in Nouv. archives de l'art français, 1874-75, p. 233 segg.; Documents nouveaux sur les Coypel, ibid., 1877, p. 219 segg.; E. Gerspach, Répertoire des tapisseries des Gobelins, Parigi 1893; M. Fenaille, État général des tapisseries... des Gobelins, Parigi 1903-1904; P. Marcel, La peinture française au début du XVIIIe siècle, Parigi [1904]; P. Cornu, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con ricca bibl.); F. Jngersoll-Smousse, Ch.-A.C. (1694-1752), in Revue de l'art anc. et mod., XXXVII (1920), pp. 285-92; L. Dimier, Les peintres français du XVIIIe siècle, II, Parigi 1930, p. 217 (su Noël-Nicolas Coypel, 1690-1734, il meno conosciuto della famiglia); L. Hourticq, De Poussin à Watteau, Parigi 1921.