CRACAS (o Chracas)
Famoso giornale romano, fondato ai primi del Settecento da Giovan Francesco Cracas (o Chracas). Questi aveva in Roma una stamperia presso san Marco, e col fratello Luca Antonio prese a pubblicare, nel 1716, il Diario ordinario di Ungheria (prima settimanale, poi bisettimanale e trisettimanale) con lo scopo di dare notizie sulla guerra fra gl'Imperiali e i Turchi. Nel 1719, terminata tale guerra, Luca Antonio continuò a stampare il piccolo giornale, in quinternetti di 12,16 e 24 pagine col titolo di Diario odierno, Diario di avvisi, Diario ordinario. Al caso, non mancavano supplementi (Diario succinto, Diario estero) e alle notizie, prima preponderanti per i casi di Vienna, si unirono quelle di altre capitali d'Europa, mentre il Diario veniva a occuparsi più intensamente della vita della corte papale, con resoconti più o meno diffusi delle cerimonie religiose e con carattere di giornale ufficiale.
Morto Luca Antonio, la figlia di lui Caterina C., pastorella d'Arcadia e - in certo modo - proava di tutti i giornalisti romani, per 40 anni attese alla compilazione del Diario "con molta soddisfazione del pubblico". Avvenuta, il 27 gennaio 1771, la morte di Caterina, il Diario, che dai romani fu però anche in seguito contraddistinto sempre col nome di Cracas, fu compilato dall'abate Vincenzo Giannini, da Gaetano Cavalletti, dall'ab. Pietro Magnani, e da Giovanni de Angelis direttore dell'Album. Fu stampato sempre nella tipografia dei Cracas divenuta proprietà degli Ajani.
Il Diario rimase sospeso nell'intervallo repubblicano del 1798-99; prese il nome di Diario di Roma col numero del 29 giugno 1808, ma di lì a un anno, col 6 luglio 1809, rimase interrotto per l'occupazione napoleonica. Riapparve nel 1814 e si ampliò con la pubblicazione d'un altro foglio dal titolo Notizie del giorno, che del Diario era un supplemento che lo integrava. Nel 1837 il Diario di Roma abbandonò definitivamente, sebbene a malincuore, il formato minuscolo in quinternetti, mentre già da più anni si stampava in due diverse dimensioni. Nel 1848 si trasformò in Gazzetta di Roma e perse le vecchie caratteristiche.
Nel 1887 Costantino Maes risuscitò le antiche forme del Diario, dando vita a una miscellanea di notizie e curiosità romane, il Cracas, che in due serie durò fino al 14 luglio 1893. Dal 1716 al 1849 la stamperia del Cracas pubblicò anche l'annuario statistico-amministrativo Notizie per l'anno, esatto precorritore dell'attuale Annuario pontificio.
Bibl.: F. Cancellieri, Lettera sull'aria di Roma ecc., Roma 1817, p. 122 seg.; G. Moroni, Dizionario d'erudizione storico-ecclesiastica, XX, Venezia 1843, pp. 13-31; L. Morandi, Sonetti di G. G. Belli, III, Città di Castello 1886, pp. 12-13; C. Maes, L'importanza storica del Cracas, in Cracas, 14 dicembre 1888; id., Caterina Cracas, in Cracas, 16 febbraio 1889.